Martedì 20 luglio, alle ore 21,00, a Legnago (Verona), all’interno dei “Giardini della Fondazione Maria Fioroni”, nell’ambito delle manifestazioni culturali organizzate dalla Fondazione medesima per l’estate 2021, verrà presentato, sotto forma di evento, il romanzo “Anja la segretaria di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi (La Lepre Editrice), opera vincitrice del Premio Internazionale Dostoevskij 2020 e del Premio Città di Como.
Nell’ambito dell’evento Giuseppe Manfridi proporrà brani del suo romanzo alternandosi con la lettura drammatizzata da parte di sette attori, coordinati da Mario Palmieri, chiamati a interpretare brani tratti dal testo teatrale “Anja”, sempre a firma di Manfridi, che ha fatto da presupposto all’opera narrativa. In tal modo verrà offerta al pubblico una visione completa e profonda di una storia che ha al suo centro il formidabile incontro tra un maturo Fëdor Dostoevskij e Anja Grigor’evna Snitkina, una stenografa appena ventenne. Nel tempo necessario alla stesura de “Il giocatore” fra i due maturerà un amore che quasi stenterà a pronunciarsi in ragione soprattutto del formidabile divario di età.
Al termine dell’evento vi sarà un incontro tra lo stesso Manfridi e gli attori che hanno realizzato la lettura, col pubblico presente. Sarà allestita anche un postazione della Libreria Mondadori di Legnago con le opere proposte nella serata, sia di Giuseppe Manfridi che di Fedor Dostoevskij.
L’evento avrà la ripresa video a cura dell’Associazione Culturale “Scelta Etica”.
Sinossi dell’opera
Pietroburgo 1866. Lo scrittore, quasi cinquantenne, Fëdor Michajlovich Dostoevskij è afflitto dall’epilessia e reduce dall’aver firmato un contratto capestro col suo mefistofelico editore: si è impegnato a consegnare un nuovo romanzo nell’arco di un mese. In caso contrario perderà i diritti su tutte le sue opere passate e future. Consigliato dagli amici, si rivolge a una scuola di stenografia che gli mette a disposizione la migliore delle sue allieve: Anja Grigor’evna, una graziosa adolescente curiosa del mondo, che ha ereditato dal padre la passione per la letteratura. Fra i due, in ventisei giorni, nascerà un amore estremo a dispetto dello scandaloso divario di età. Anja rimarrà la fedele custode dell’opera di Dostoevskij fino alla propria morte, avvenuta trentasette anni dopo quella del marito. Vera Macchina del Tempo, questo romanzo sonda il mistero del legame profondo che si stabilì tra Dostoevskij e Anja nel breve tempo della stesura del “Il giocatore”, restituendoci, con una scrittura straordinariamente evocativa, atmosfere, clima, e persino odori e rumori della Pietroburgo del XIX secolo.
Biografia dell’autore
Giuseppe Manfridi è uno scrittore e autore teatrale rappresentato in Italia e all’estero. Tra le sue commedie di maggior successo si ricordano: “Giacomo il prepotente” (1989), “Ti amo Maria!” (1990), “Zozòs” (1994), “La cena” (in scena dal 1990). Per il cinema ha firmato la sceneggiatura di “Ultrà” che, con la regia di Ricky Tognazzi, vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1991. Debutta nella narrativa con “Cronache dal paesaggio” (Gremese, 2006), tra i dodici finalisti al Premio Strega nel 2006, come avverrà di nuovo nel 2008 con “La cuspide di ghiaccio” (Gremese, 2008). Di recente ha pubblicato “Filastrocche della nera luce. Cronache dalla Shoah” (La Mongolfiera, 2018). Ha pubblicato per La Lepre Edizioni nel 2016 “Anatomia della gaffe”, nel 2017 “Anatomia del colpo di scena” e nel 2019 “Anja, la segretaria di Dostoevskij”.