“Harlem. You write the rules” di Luca Leone è un romanzo abitato da tanti personaggi, alcuni dei quali rimangono profondamente impressi nella memoria e nell’anima dei lettori. Sicuramente i protagonisti Joe e Pee Wee attraggono per la loro capacità di restare in equilibrio tra luce e oscurità, sconfinando di tanto in tanto ora nell’una o nell’altra: tra cadute e risalite, tra sconfitte e vittorie, le loro esistenze burrascose vengono raccontate nell’arco di venti, lunghi anni. A fare da cornice alle loro vicende di vita è il quartiere nero di Harlem, un microcosmo con codici di comportamento propri, e in cui la sopravvivenza del singolo dipende dall’asservimento a queste severe leggi della strada. Nel prologo l’autore racconta un po’ di storia e la filosofia di vita del quartiere: «Harlem fin dai primi del Novecento è stata l’antagonista della bianca Manhattan. Una parte aliena all’isola, delimitata dal lato nord del Central Park: l’Inferno nero e il Paradiso bianco. L’abolizione della schiavitù prima, poi la fine della prima guerra mondiale, ne fanno meta di centinaia di migliaia di afro-americani in fuga dagli stati del sud della confederazione statunitense. Harlem così si radicalizza e pone le fondamenta per quella che sarà la cultura Black che è arrivata fino ai nostri giorni». Luca Leone ci descrive inoltre la Harlem dei tardi anni Sessanta, l’epoca in cui è ambientata la storia narrata, caratterizzata dalla lotta per la libertà e l’identità; teatro di sommosse nel 1965 dopo l’omicidio di Malcom X, «schiuma rabbia contro uno Stato che continua a discriminare per il colore della pelle». In questo contesto si muovono i dodicenni Joe e Pee Wee, inseriti subito in un giro criminale per poter sopravvivere in una realtà crudele che non offre niente di buono ai giovani, e non solo a loro; nonostante la vita illegale che conducono, i due ragazzi crescono comunque con dei buoni sentimenti, soprattutto grazie all’amore per lo street basket, che li rende una famiglia e li salva più volte dalla rovina. Come per il quartiere di Harlem, anche i playground in cui giocano sono territori presidiati e soggetti a delle regole proprie, che devono essere rispettate: in questi campi, in particolare nel famoso Rucker Park, Joe e Pee Wee riescono a scorgere un futuro luminoso, che potrebbe tirarli fuori dalla melma in cui, volenti o nolenti, hanno imparato a galleggiare. L’autore ci racconta i tentativi dei due protagonisti di diventare migliori di come sono, e anche dei fallimenti cui vanno incontro, perché troppo impregnati del veleno della parte marcia di Harlem.
Casa Editrice: Infinito Edizioni
Collana: GrandAngolo
Genere: Fiction storica
Pagine: 480
Prezzo: 17,00 €