Nel romanzo “Il movimento del ritorno” di Irene Gianeselli vi è una descrizione lucida e allo stesso tempo visionaria dell’umanità, rappresentata come in uno spettacolo teatrale mentre lotta per non frantumarsi, come le perle di una collana rotta. In intensi e drammatici flussi di coscienza si presentano le vicende di Tancredi, Arcangelo, Maddalena e Veronica, attori più che personaggi, troppo tridimensionali per essere semplici caratteri su una pagina. Sono protagonisti di creta nelle mani dell’autrice, che li modella sapientemente come ha fatto Dio con Adamo, il primo uomo che, con Eva, ha rappresentato la prima messinscena della Storia. Ancora teatro, quindi, ed è proprio con un uomo di teatro che si apre il romanzo: Tancredi è un attore, ma non sa se lo sarà ancora o se lo è mai stato; lo incontriamo mentre il nulla lo attanaglia, e il freddo dell’abbandono lo paralizza. Tancredi è perso nel dubbio e nell’autocommiserazione, ed è ricolmo di disprezzo verso una società che non comprende i suoi tentativi di avvicinarsi alla mente e al cuore delle persone – «Chi è responsabile del nostro fallimento? Chi della nostra gioia? Sempre qualcun altro. Sbandiamo per il mondo senza ragioni ancorati alle nostre comuni incertezze con la ferocia dei mostri abissali, quei mostri mitici e terribili che, nelle miniature degli antichi, si avvinghiano alle navi trascinandole nella stretta dei tentacoli a profondità oscure». Tancredi vuole un teatro sincero, che sappia toccare le corde dell’anima, ma non sa se ne è ancora in grado perché lui per primo non riesce più ad essere stravolto dalla vita. Quando incontra Veronica spera di essere destato, ma lei è troppo compressa in sé stessa, ferita nella parte più intima: ha perso il bambino che aveva in grembo, e con lui la possibilità di costruire un’armatura intorno a una relazione che si stava sfaldando sotto i colpi dell’esistenza – «Veronica teme di non avere più il talento di amare un uomo se finge di essere felice e se ne va per il mondo come un dio sconfitto». Arcangelo, il padre di Veronica, ha settant’anni; quando ormai era abituato alla sua solitudine ha incontrato Maddalena, una giovane donna con la quale è bello chiacchierare, e che lo sta riportando al mondo. Maddalena, però, un giorno scompare; forse è un suicidio, o forse è solo un tentativo disperato di dissolversi. In molti attendono il suo ritorno, ossessionati da una donna che si frantuma, suo malgrado, in minuscoli riflessi di sé.
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Bohémien
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 238
Prezzo: 16,00 €