Articolo a cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.
“L’ultimo abbraccio”, edito da Diarkos, è l’ultimo di una serie di libri dell’avvocato Gian Ettore Gassani.
Gian Ettore Gassani – laureato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” con la tesi in Diritto Penale: “Principio della personalità nella responsabilità penale”- è un avvocato cassazionista e scrittore.
Nella vita gli abbracci sono un linguaggio universale di amore, conforto e connessione. Spesso non prestiamo attenzione a quanto siano potenti finché non ci troviamo a dare o ricevere l’ultimo abbraccio da qualcuno che amiamo profondamente. L’ultimo abbraccio è un momento di straordinaria importanza, poiché può rappresentare l’addio a una persona cara o a un periodo della nostra vita. L’emozione in un ultimo abbraccio può variare notevolmente. Può essere una dimostrazione di affetto verso un parente che si trasferisce in un’altra città, un saluto a uno zio caro che parte per un lungo viaggio, o l’ultimo abbraccio a un nonno morente. In ogni caso, il gesto dell’abbraccio rappresenta una connessione profonda che va al di là delle parole.
Quando un abbraccio diventa l’ultimo, assume un significato ancora più profondo. È un modo per condividere sentimenti, dire addio e, a volte, per trovare la pace interiore. Gli ultimi abbracci spesso si verificano in momenti di transizione della vita. Sono i saluti alla fine di un capitolo o l’inizio di uno nuovo. Possono essere un modo per esprimere gratitudine, amore o perdono. L’importanza di comunicare sinceramente i nostri sentimenti in un ultimo abbraccio non può essere sottovalutata. Per coloro che affrontano la perdita di una persona cara, l’ultimo abbraccio può essere un momento di grande tristezza, ma anche di conforto. In ogni cultura e in ogni parte del mondo, gli abbracci sono un modo universale per esprimere empatia e affetto. Gli ultimi abbracci sono particolarmente significativi, poiché ci ricordano quanto sia prezioso il tempo che trascorriamo con le persone che amiamo. L’ultimo abbraccio è un momento intenso e toccante. È un’opportunità per esprimere sentimenti, connettersi a un livello profondo e dire addio, dando il benvenuto a nuovi inizi di quotidianità. Non dobbiamo mai sottovalutare il potere di questo gesto semplice ma straordinariamente significativo nella nostra vita.
“L’ultimo abbraccio” edito dalla Diarkos è un libro piacevole che coinvolge il lettore e lo spinge a fare delle riflessioni sulla drammaticità della vita che a volte ci pone dinnanzi a un bivio spingendoci a trovare la forza per andare avanti nonostante tutto. Lo stesso autore nella propria vita ha dovuto sopportare gravi lutti come quello del padre e nel romanzo se ne coglie un implicito richiamo. Ma “L’ultimo abbraccio” è anche un monito a non arrendersi alle avversità ed a fare del bene perché in fondo è ciò che rimane nel cuore di chi resta. “L’Ultimo Abbraccio” di Gian Ettore Gassani è un capolavoro!
Ho pianto spesso nel leggerlo, lo ammetto perché le emozioni che suscita sono forti. Chi conosce l’avv. Gian Ettore Gassani può cogliere la sua grandezza nell’arrivare al cuore delle persone con semplicità di linguaggio, in questo libro come nei precedenti.
Indole umile e modesta, le sue riflessioni sono la risultante della immensa umanità che da sempre lo caratterizza. Uno dei libri più belli che abbia letto.
Il libro è foriero di riflessioni che catturano l’attenzione del lettore fin dalla prima pagina. Non è solo un romanzo, è molto di più. È un libro che svela il senso della vita, quello più profondo: la gioia di vivere e di vivere per gli altri. La vita vista come un grande gioco di squadra in cui ognuno può essere il pilastro di un’altra Persona. Senza moralismi, senza ipocrisie, per l’Autore ognuno di noi, ognuno dei protagonisti, più o meno fortunati del libro, può dare il suo prezioso contributo all’esistenza propria e a quella degli altri. È un testo che fa riscoprire il nostro lato più umano, più autentico, più vero. Per scrivere così tanto con il cuore, bisogna di certo avere tanta sensibilità e altruismo, altrimenti non si può produrre un testo del genere. Io penso che dietro al protagonista Dimitri ci sia la personalità di Gian Ettore Gassani, pertanto non solo vale la pena di comprare “L’ ultimo Abbraccio”, ma anche di conoscere l’autore. Gian Ettore, attraverso il protagonista Dimitri, ci insegna a non mollare, a non lasciarci morire, a lottare e a credere nonostante la morte nel cuore. Quando la Vita sembra non avere più senso è lì che in fondo in fondo arriverà altro amore, nei ricordi, nella natura. Il valore della condivisione è quello predominante nel testo. Non ci si può non innamorare del protagonista, non si può non piangere di fronte alla bontà e umanità di quest’ uomo.
Lo scrittore ha pubblicato nel 2016 un manuale dal titolo “La tutela del convivente dopo la legge sulle unioni civili” (Giuffrè editore) con la prefazione di Monica Cirinnà.
Per la casa editrice La Tribuna ha pubblicato: “Il Codice Rosso” e “Il Codice Antimafia”.
Autore inoltre dei libri:
“Dietro Un Uomo”;
“I Perplessi Sposi”;
“Vi dichiaro divorziati”;
“C’eravamo tanto armati”;
“La Guerra dei Rossi”.
Gian Ettore Gassani, personalità illustre nel mondo forense tanto da presiedere l’AMI -Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani per la tutela delle Persone, dei Minorenni e della Famiglia- una delle più importanti Associazioni Forensi d’Italia, è inoltre Direttore Nazionale INarf -Istituto nazionale di ricerca statistica sulla famiglia e sui minorenni- ed editore del giornale “Lex Familiae”.
Presidente e fondatore della Camera Minorile Palermitana, è inoltre componente dell’Osservatorio sull’infanzia e l’adolescenza -Dipartimento Assessorato Politiche Sociali- dell’Amministrazione Provinciale.
È spesso opinionista di Radio 21, ed è stato ospite in diversi programmi sui palinsesti Rai e Mediaset: In qualità di professionista collaboratore esterno del settimanale “Così” ha inoltre rilasciato interviste a diverse testate giornalistiche di rilevo nazionale tra cui: il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole24ore, Il Messaggero, Panorama, L’Espresso, La Stampa, Il Giornale, Il Tempo, Libero, Chi.