Elegante, legiadra, “eterna fanciulla danzante” come venne definita da Eugenio Montale, Carla Fracci, lascia il vuoto nelle persone che l’hanno conosciuta ed amata. L’interpretazione di “Giselle” rimarrà nella memoria, insieme a tutte le performance nei più importanti teatri di tutto il mondo.
La sua lunga carriera che l’ha portata a far parte dei migliori corpi di ballo e danzare con i principali danzatori come Rudolf Nureyev e Roberto Bolle, è iniziata dopo la seconda guerra mondiale entrando a far parte della Scuola del Teatro alla Scala di Milano.
Carla, ha portato in scena più di 200 personaggi, tutti interpretati con maestria e originalità, solo come una stella sa fare. In una sua famosa intervista la stessa Fracci dichiarò: «Solo se si è sicuri di quello che si vuole ci si dimentica che dentro le scarpette di raso i piedi sanguinano. Ho lavorato, ho lavorato come qualsiasi operaio e per tutta la vita; ed è così anche oggi, senza riposo».
Carla Fracci, non era solo la grande étoile che noi conosciamo, ma era impegnata anche nel sociale come Ambasciatrice di buona volontà della FAO e dal 1995 era Presidentessa Onoraria dell’Associazione “Altritalia Ambiente Onlus”. Riportiamo un suo commento: «È mia convinzione che occorra operare affinchè il valore ”ambiente” divenga patrimonio culturale della società civile. E perché ciò si realizzi è necessario il coinvolgimento e l’impegno personale di tutti i cittadini. Nessuno, dunque, dovrebbe sottrarsi a questo dovere civile. Personalmente ritengo di poter dare, in tal senso, il mio contributo a questo progetto complessivo anche accettando la designazione a presidente dell’associazione Altritalia Ambiente».
Oltre all’ambiente Carla è stata per parecchi anni testimonial d’eccezione di FIRA Onlus (Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite), la Fondazione nata su suggerimento della Società Italiana di Reumatologia (SIR) per sostenare la ricerca scientifica nel campo della diagnosi e cura delle patologie reumatologiche.
Agostino Fraccascia