Aveva 77 anni, Catherine Spaak, attrice, conduttrice, cantante e scrittrice. Nata in Francia da famiglia Belga, inizia la sua carriera a soli quattordici anni con il film “Il buco” di Jacques Becker, debuttando in Italia nel 1960 con “Dolci Inganni” di Alberto Lattuada. Da li la sua carriera è stata un crescendo ottenendo molteplici successi. Muore in una clinica romana il 17 aprile 2022, dopo una lunga malattia.
A darne il triste annuncio la famiglia e la sorella Agnes Spaak, ha raccontato in un’intervista «Il 25 luglio ha avuto il terzo ictus e purtroppo da allora è stato un lunghissimo calvario.Posso dire, però, che se n’è andata tranquillamente, io le sono stata vicina fino all’ultimo momento. Voglio ricordarla sorridente, con una canzone che cantavamo insieme, di Jeanne Moreau nel film “Jules et Jim”. È stata una grande stella che brillerà sempre»
Catherine Spaak, oltre ad essere stata una grande artista, è stata una donna che nonostante le sofferenze è riuscita a vivere la sua vita, quattro matrimoni e un unico grande rimpianto, la perdita di sua figlia Sabrina.
Catherine si sposa negli anni sessanta a soli 17 anni con Fabrizio Capucci, incontrato sul set de “La voglia matta” di Luciano Selce ed ha avuto una figlia, Sabrina. La vita coniugale non idilliaca, la porta a scappare con la figlia e questo le costò l’allontanamento della bambina, cresciuta poi con la nonna paterna. La figlia le fu tolta in quanto negli anni ’60 fare l’attrice era considerato un mestiere, come scrisse il giudice di “dubbia moralità”. Il rapporto con la piccola andò in pezzi e non riuscirono più a ritrovarsi. La Spaak ebbe un secondo figlio, Gabriele, dall’attore Jhonny Dorelli.
Insieme a Stefania Sandrelli e Claudia Cardinale è uno dei volti degli anni ’60 e viene denominata “la francese d’Italia”. Ha lavorato con i più grandi registi italiani fra cui Damiani, Pietrangeli, Monicelli, Risi, Ferreri, Bolognini e Comencini. Oltre al cinema e alla musica, negli anni ’80 scopre la televisione e conduce prima “Forum” col giudice Santi Licheri su canale 5 e successivamente approda su Rai3 come autrice e intervistatrice di “Harem” di Angelo Guglielmi.
In una delle ultime interviste, la stessa Spaak ha commentato «La malattia e il dolore non sono delle vergogne. Ho avuto una emorragia cerebrale in gennaio che per fortuna non mi ha leso organi vitali. Non ci si deve vergognare della malattia, la malattia non è una vergogna, è un accadimento, può succedere a chiunque. Non va nascosta. È una prova da affrontare con coraggio ma anche serenità».
Eleonora Francescucci