Pugliese d’origine e ladispolana di adozione, Teresa Marrone, è un’artista molto apprezzata dal grande pubblico e dalla critica. Abbiamo voluto incontrarla per scoprire di più su questa straordinaria donna.
Teresa Marrone, come nasce la sua passione per l’arte? La mia passione per l’arte inizia quando ero molto piccola. Il disegno, la pittura e la scultura erano per me una forte attrazione, cosicché ho avuto modo di partecipare a manifestazioni e gare artistiche, in cui ottenni grande successo. Poi con gli anni ho cercato di migliorare sempre di più la mia tecnica da autodidatta, studiando le varie tecniche e i vari metodi che mi hanno portato ad esprimere al meglio le mie capacità.
Il processo creativo di ogni sua opera come avviene e soprattutto c’è un’artista in particolare a cui si ispira? Le mie prime opere sono fondamentalmente paesaggistiche. Negli negli anni ho cercato sempre di più di perfezionare la parte figurativa, attraverso lo studio, in modo da poter essere più completa possibile. Ultimamente mi sto appassionando moltissimo al Caravaggio di cui ho già fatto numerose riproduzioni, con mia grande sorpresa ben riuscite.
Per le sue opere, che tipo di tecniche usa? Io adoro l’olio, nonostante non discrimini l’acrilico. L’olio però è un’altra cosa, la mescolanza dei colori è molto più semplice e le sfumature sono più sinuose. Per un periodo non ho potuto utilizzarlo in quanto gli addensanti mi creavano problemi di salute, però mi mancava tantissimo. Oggi ho ripreso ad utilizzare l’olio prendendo altre tipologie di prodotti in modo tale che sono riuscita ad usufruirne senza danneggiare la mia salute.
Fra la pittura e la scultura, quale la completa di più? Mi piacciono entrambe e sono per me una grande passione. Sinceramente non pensavo di avere questa forte manualità che mi ha permesso di creare numerose sculture. Ho seguito per tre anni un corso di ceramica che mi prese moltissimo, ad essere sincera mi manca parecchio. Oggi continuo a creare delle piccole opere però quelle migliore le feci negli anni di corso.
Lei è anche un’artigiana dei presepi, com’è nata questa passione molto particolare? Anche il presepe è una passione che mi porto dietro dall’infanzia. A casa ero sempre io che mi proponevo nel fare il presepe e visto il mio entusiasmo me lo lasciavano fare volentieri. Quando qui a Ladispoli hanno cominciato ad organizzare delle piccole mostre di presepi e riscattata in me la mia creatività e sono riuscita a creare grandi opere molto significative. Il presepe più recente che ho costruito era composto di diciannove personaggi che ho creato dalla struttura al vestiario e l’ho inserito in un contesto tipo presepe napoletano. Un lavoro lungo, ma visto il risultato molto soddisfacente.
Concludendo, progetti ha per il futuro? Sicuramente fare tante mostre, l’ultima a cui ho partecipato è stata quella su Caravaggio visto nel contesto cinematografico, dal titolo “Caravaggio e il Cinema” presso la Sala del Centro di Arte e Cultura di Ladispoli, dove ho presentato le mie opere. Molto probabilmente ad aprile parteciperò insieme ad altri artisti alla “Sagra del Carciofo”, perché qui a Ladispoli, questa manifestazione è un po’ come “Via Margutta” per Roma.
Agostino Fraccascia