Si chiama Damiano Conchieri e con la sua matita ha dato vita al personaggio del Capitano Gegè. Di questo e molto altro ancora l’illustratore e videomaker ci ha parlato in questa intervista a cuore aperto.
Damiano, come è nato il personaggio del Capitano Gegè?
Dal Lido Delle Sirene 101 di Riccione, il bagno dove io e la mia compagna Laura stazioniamo sempre quando ci troviamo in vacanza laggiù, che è gestito da un simpaticissimo bagnino riccionese che possiede oltre che a uno spiccato accento romagnolo anche una folta capigliatura bionda che lo rende inconfondibile. La prima bozza che lo ha visto trasformato nel valoroso Capitano Gegè è stata disegnata a piedi nudi nella sabbia del lido utilizzando la sdraio come appoggio nell’ormai lontana estate del 2019. All’epoca nacque tutto come uno scherzo, ma non potevo però immaginare che la cosa avrebbe avuto il seguito che ha avuto. Complice poi il lockdown dell’anno successivo è stato messo nero su bianco un secondo capitolo ancora inedito, ma sul quale non ho smesso di lavorare da allora sino ad oggi in vista di una consegna alla casa editrice, ormai credo imminente.
Il fatto che sia una persona che esista in carne ossa ha complicato il tuo lavoro?
No, anzi, quando lo disegnavo anche da casa e parecchi chilometri lontano dal mare, pure nel gelo d’inverno, non ho mai dimenticato la sua faccia, il suo intercalare romagnolo e persino le sue movenze. Cosa ancora più stimolante è proprio il fatto di sapere che una persona realmente esistente stia vivendo parallelamente al suo alter ego cartaceo che – nel frattempo – si sta sviluppando sempre più.
Tuttavia tu hai già avuto modo di immortalare una persona in un tuo altro lavoro che è oggi esistente. Sto parlando di Stefania Visconti, protagonista indiscussa di Stephany. Ce ne vuoi parlare?
Sì, Stephany però, sebbene sia uscito a puntate sul free press sia cartaceo che digitale New Entry, non ha ancora per ora avuto la sua edizione autonoma, anche se tuttavia questo rimane un progetto per il futuro. La protagonista è stata plasmata appunto sulla figura dell’attrice Stefania Visconti, che anche lei si è molto detta entusiasta del progetto. Il fumetto per ora conta ben 12 puntate edite come storie brevi, sul free press poco fa citato.
Tuttavia tu non ti occupi solo di fumetti ma anche di illustrazioni per bambini. Che effetto ti ha fatto illustrare Le Favole di Nonna Elfa?
Un cosa che mi ha riempito il cuore devo dire: le favole in questione erano state scritte da mia suocera Mariella Fabbri per la mia compagna Laura Gorini quando lei era ancora piccolissima per non dimenticarsele, dato che le voleva sempre sentire prima di coricarsi. Il quadernetto poi fortunatamente è stato recuperato da Laura che mi ha chiesto di illustrarle, cosa che ho accettato immediatamente, sperimentando tecniche svariate. Anche qui dobbiamo dire grazie alla Tomolo Edizioni se questo volume ha visto la luce e alla mitica Nonna Elfa che – vi anticipo – anche oggi che ha superato i 70 anni di età, sta ancora scrivendo tante belle favole!
Ma quale è oggi il tuo più grande sogno professionale?
Svolgo due professioni contemporaneamente, quella di videomaker e quella appunto di illustratore e nessuna ha mai preso il sopravvento sull’altra e fino ad ora si sono sempre ben equiparate. Ho avuto diverse ambizioni nel tempo ma adesso sembra che, complice anche la maturità artistica e personale, dato che sto per compiere 34 anni, la cosa a cui tengo di più sia quella di riuscire a unire le due arti, in che modo? Semplice, da qualche anno a questa parte ho sperimentato svariate tecniche non solo di disegno ma anche di montaggio video non su riprese ma su immagini statiche e in movimento, quindi l’idea è quella di specializzarmi come cartoonist, o per dirla meglio, diventare regista di cartoni animati. Al momento la strada è ancora lunga e la proverbiale – come dice spesso la mia compagna Laura – “pappa da mangiare” è ancora tantissima, ma non mi lamento affatto, sono pronto a tutto, a non fermarmi innanzi a nulla e a studiare e crescere sempre. Per ora ho già deciso di “osare” – come ho già anticipato in un’altra domanda – e al momento ho per le mani il progetto di un lungometraggio animato al quale sto già lavorando alacremente, ma per adesso “il tutto” è ancora top secret!