Nicholas è un giovane ragazzo devastato fisicamente e mentalmente da una grave forma di obesità. Lotterà con tutto sé stesso per riuscire a liberarsi dei suoi chili di troppo, trovandosi in un rischioso limbo che lo porterà a mettere a repentaglio la propria vita pur di ottenere ciò che vuole. Durante il suo percorso incontrerà Nina, avvenente personal trainer che dietro ad un apparente sorriso nasconde una relazione malata. Nonostante l’opposto stile di vita tra i due nascerà un pericoloso feeling, sarà amore?
Il protagonista principale del romanzo è Nicholas, venticinquenne affetto da una grave condizione di obesità. Tale prerogativa condiziona tutta la narrazione, perché di fatto, la storia che l’autore va a raccontare, è per l’appunto il percorso di rinascita di un ragazzo che giorno dopo giorno, cerca di giungere alla sua forma ultima. Nicholas è descritto nelle sue fattezze fisiche in maniera chiara: non è un uomo altissimo, le sue forme sono piuttosto tondeggianti, non indossa dei bei vestiti perché in commercio non ce ne sono “per gente come lui”, e soprattutto l’unico dettaglio piacevole alla vista sembrano essere solo i suoi occhi chiari, caratteristica che di per sé non riesce a conquistare il pass per una vita normale.
Insieme alle fattezze fisiche, l’autore descrive anche la monotonia della sua vita: Nicholas al mattino dorme e si sveglia tardi, mangia grandi quantità di cibo preparate da sua madre, e quando è sera si reca al suo lavoro, ovvero presso un fast food. Il “Lucky chicken”, sembra quindi essere in qualche maniera il luogo sicuro del protagonista. Qui vede per lo più sempre gli stessi clienti, parla con le stesse persone, esegue ordini di fatto sempre simili. Nicholas sembra crogiolarsi nel suo posto sicuro. Tuttavia, malgrado la staticità della routine, recarsi a lavoro sembra, almeno inizialmente, l’unico modo per lasciare casa, e fare quattro passi.
Il lavoro al fast food, sembra rimarcare il cliché obesità e cibo spazzatura. Tale connubio ben si sposa con l’immagine di una persona largamente obesa con del cibo dalle quantità sbalorditive di calorie e conservanti. L’autore non intende però demonizzare il concetto fast food, quanto piuttosto, contestualizzare nella maniera più semplice un soggetto ad un luogo, fornendo un giusto background ad una storia complicata.
Le ossessioni del protagonista sono principalmente tre: la prima ovviamente riguarda il cibo. Nicholas mangia tutto ciò che gli fa male, preparato dalle mani attente di sua madre. La sua voracità sembra riflettere in qualche maniera il desiderio di riempire una voragine interna costruita giorno dopo giorno da parole malvagie e da gesti mancati. La seconda è senz’altro quella riguardo le sostanze tossiche. Spinto dal suo amico Christian, il protagonista accarezzerà anche il baratro della morte bianca. Per ultima e non per importanza, l’ossessione riguardo l’amore. Nicholas non ha mai avuto una ragazza e tutto ciò che sa dell’amore è quello che ha visto negli altri o nella sua dimensione onirica. Quando la sua vita si intreccerà a quella di Nina, saranno molti i colpi di scena che cambieranno la sua intera esistenza per sempre.
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