ANZIO-NETTUNO: EMERGENZA CRIMINALITA’
Omicidi, rapine, furti, spaccio. Anzio e Nettuno in preda alla delinquenza.
Dopo l’omicidio del camorrista Modesto Pellino, avvenuto ieri alle ore 17,00 in piena piazza Garibaldi a Nettuno, si è scatenato un vero e proprio allarme sociale. Cittadini infuriati e impauriti, politici che cercano risposte e Forze dell’Ordine che evidenziano come la situazione nei territori di Anzio e Nettuno stia precipitando e si alza la denuncia del Coisp ai continui tagli al Sistema di Sicurezza del Paese.
REAZIONI POLITICHE: Il PD di Anzio sdegnato per quella che ritiene essere stata “ a tutti gli effetti un’esecuzione sommaria di un esponente di un noto clan camorristico” dichiara in un comunicato stampa: “L’episodio non fa altro che confermare quanto espresso dal nostro partito in più occasioni, ovvero: la presenza della malavita organizzata nel nostro territorio, il forte deficit della legalità, e la mancanza di misure adeguate da parte delle amministrazioni locali. Ci auguriamo che l’episodio non passi inosservato e che da parte della classe politica arrivino le risposte unitarie e compatte che da sempre auspichiamo, avanzando precise proposte che purtroppo la maggioranza al governo di Anzio ha sempre rifiutato”.
Perentorio l’intervento del Senatore Candido De Angelis (Fli) che ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno e a quello della Giustizia affermando: “Mi chiedo come una persona del calibro criminale dell’assassinato potesse essere in libertà, dopo l’arresto avvenuto solo un paio d’anni fa. Il delitto ha creato giustamente un grande allarme sociale, ma va fatta chiarezza sui motivi della presenza di Pellino a Nettuno. La criminalità esiste sul nostro litorale come nel resto d’Italia, quella organizzata ha trovato finora un tessuto sociale che non ha ceduto. Desta comunque grande preoccupazione quanto accaduto ieri, perché in passato non si era mai verificato un fatto del genere e chiedo ai Ministri quali misure intendano adottare”.
IL COISP DENUNCIA: Il Coisp ( coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) evidenzia per l’ennesima volta l’allarme sicurezza nei territori di Anzio e Nettuno denunciando nuovamente “la carenza di uomini e mezzi in cui versa il Commissariato di Anzio- Nettuno, mancanze che diventano ancor più intollerabili in estate quando un manipolo di circa 80 poliziotti deve salvaguardare la sicurezza di circa 300.000 cittadini, in una località dove è accertata, grazie alle continue operazioni delle forze di Polizia, la presenza di più organizzazioni criminali che si sono insediate stabilmente nei territori di Nettuno e Anzio.”
Il Coisp chiede dunque l’intervento del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, del Questore di Roma Fulvio della Rocca, “in considerazione della recrudescenza dei fenomeni criminali nella città di Nettuno e delle “false promesse” volte al potenziamento di risorse presso il Commissariato, chiede di intervenire affinchè siano inviate presso il commissariato di P.S. Anzio-Nettuno le risorse umane e i mezzi necessari a ristabilire un adeguato controllo del territorio.” Ai Sindaci di Anzio , Luciano Bruschini e Nettuno Alessio Chiavetta chiede “ di adoperarsi pubblicamente attraverso una stretta collaborazione con le Forze di Polizia e a operare amministrativamente attraverso un rigido controllo degli appalti pubblici, delle autorizzazioni e concessioni amministrative.”
Conclude il Coisp “ Solo attraverso una stretta, reale e fattiva collaborazione tra le Istituzioni si può recuperare il terreno che si è perso in favore della criminalità organizzata e predatoria.”
Di Vera Iafrate