Se con gli anni novanta abbiamo assistito alla vera e propria liberazione dall’Italia sessuofobica, se in questi anni abbiamo assistito alla liberalizzazione dei costumi sessuali, del tutto possibile, del “vado con chi mi pare e quando mi pare”, oggi sembra che si sia di fronte ad un’inversione di tendenza dove un sempre crescente numero di persone si rifiuta di fare sesso occasionale. E non centra questa volta la Chiesa a erigere una barriera contro il free-sex. L’esigenza impellente di rapporti veri, profondi e duraturi si sta affermando, forse perché esposti a una società disgregata.
Il sesso fine a se stesso infatti sembra non interessare più (nonostante se ne faccia molto e purtroppo sono sempre maggiori coloro che evitano di utilizzare le protezioni rischiando di contrarre AIDS, Papilloma virus ( cancro orale e vaginale), gonorrea, sifilide…) e i precursori di tendenze vedono in esso una fonte sicura di trasmissione di malattie, oltre che solo uno sfogo senza anima, che spesso distrugge invece che far star bene.
E a comprovare la nuova tendenza, uno studio pubblicato sul The Journal of Sex Research e condotto dai ricercatori statunitensi della California State University di Sacramento.
La dottoressa Melina Bersamin ha interrogato circa la propria vita sessuale, un campione di 4mila soggetti ambosessi di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di trenta stati americani, e ha poi studiato la loro salute mentale. L’analisi dei dati raccolti ha permesso ai ricercatori di scoprire che chi aveva avuto recentemente rapporti sessuali occasionali con uno sconosciuto o una persona conosciuta da poco, presentava livelli molto più bassi di autostima, felicità e soddisfazione per la propria vita, rispetto a coloro che non avevano avuto questo tipo di rapporti. I risultati hanno dimostrato che il sesso occasionale è stato negativamente associato con il benessere delle persone e legato a disagio psicologico. Si accentuano cioè patologie mentali come ansia e depressione. Insomma il sesso di una sera e via, quello da “discoteca”, lascia con l’amaro in bocca e allora perché non renderlo più dolce con l’aggiunta di un piccolo ingrediente, l’amore?
Infatti per quello non c’è nessuna controindicazione se non gli altri ingredienti: impegno, rispetto, devozione. Via libera dunque al “rapporto di coppia” dove ci sarebbero serenità, senso di appagamento, felicità. Infatti che l’amore sano, sia fonte inesauribile di salute è notizia certa. L’attività sessuale, ma anche solo una carezza sincera o un abbraccio, rilascia endorfine, tranquillizza, migliora la circolazione sanguigna, stimola la rinascita fisica e morale. A comprovarlo uno studio David Weeks della Royal Edinburg Hospital che afferma che una relazione stabile anche da un punto di vista sessuale conferisce uno stato di salute migliore e un aspetto più giovanile.
Per dirla con Venditti….”e non c’è sesso senza amore!”
Di Vera Iafrate.