A Villa Necchi Campiglio, stupenda dimora storica che fa parte del circuito delle “Case Museo di Milano”, costruita nel 1932, situata in via Mozart, Cedral Tassoni , marchio storico italiano che da numerosi anni ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI, ha presentato l’altro giorno il suo nuovo premium beverage: il fior di sambuco.
Cedral Tassoni, duecento anni di storia, ha sede a Salò sulla riva bresciana del Lago di Garda, e come da lunga tradizione, continua a produrre i propri aromi come un tempo e ad offrire ai consumatori bibite naturali dalla filiera altamente controllata. Da cinque generazioni la stessa famiglia alla guida della società, ha accompagnato ogni cambiamento continuando nella ricerca dei massimi standard di qualità per dare il meglio della tradizione italiana.
Le origini dell’azienda risalgono al lontano 1750, quando viene fondata come Spezieria nel centro storico di Salò. Nel 1868, dopo essere divenuta farmacia, venne acquistata dal marchese Nicola Tassoni, che nel 1884 la cedette a Paolo Amadei, il quale decise di dare inizio anche all’attività di distilleria . Oggi l’azienda è retta da Michela Redini -bisnipote di Paolo Amadei, e da Elio Accardo – Amministratore delegato, e continua la sua attività utilizzando agrumi e cedri provenienti da Sicilia, Calabria e Puglia, imbottigliando 25 milioni di pezzi all’anno.
La linea dei liquori è stata completamente rivisitata andando a recuperare antiche ricette e storiche etichette e valorizzando l’originaria vocazione alcoolica. Il nuovo premium beverage Tassoni: il Fior di Sambuco, dal gusto fresco e senza stagionalità della nuova sodata della Casa del Cedro rendono questo prodotto un unicum sul mercato che porta con sé il sapore della primavera .
«È infatti in questa stagione che il Sambucus nigra fiorisce copioso un po’ ovunque sul nostro territorio, da nord a sud, in aree più o meno antropizzate, in posizioni più o meno soleggiate, in terreni più o meno ricchi, ai margini dei boschi e nelle siepi, entrando a far parte della nostra tradizione culinaria con i suoi fiori e con le bacche violacee».
Per ulteriori informazioni: www.cedraltassoni.it
di Daniela Paties Montagner