S’ è riunito, presso l’Ordine dei Medici di Roma, il Comitato Scientifico del Convegno di febbraio scorso “Organizzazione delle prestazioni di riabilitazione specialistica ambulatoriale , ” organizzato da Simfer, Anisap e Ordine dei medici ( di cui abbiamo puntuialmente riferito su questa testata). Scopo della riunione, raccogliere le proposte avanzate dai relatori sull’organizzazione delle prestazioni di riabilitazione specialistica ambulatoriale, portate avanti, nello specifico, dai membri del Comitato Scientifico: Prof. Pietro Fiore e Prof. Carlo Damiani, rispettivamente Presidente e Segretario Regionale del Lazio della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa SIMFER; Prof. Foad Aodi,fisiatra, Consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma; Prof. Raffaele Gimigliano, P.O. Medicina Fisica e Riabilitativa Università di Napoli, e Prof. Walter Santilli, Presidente Collegio degli Ordinari Universitari di Medicina Fisica e Riabilitativa. Han partecipato all’evento anche gli operatori sanitari delle attività ambulatoriali di fisioterapia delle strutture private accreditate aderenti all’ ANISAP, la Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali o Interregionali delle Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private.
In apertura della riunione, Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, ha ribadito l’importanza dell’incontro organizzato dall’Ordine di Roma, per garantire l’ottimizzazione del SSN attraverso prestazioni di qualità, collaborazione interprofessionale e un vero e proprio patto con i pazienti. Le proposte e le relative discussioni del Comitato Scientifico sono state seguite dal Prof. Aodi, delegato da Magi a seguire i lavori.
Il Comitato ha sintetizzato quanto già emerso dalle proposte avanzate da OMCEO-Roma, SIMFER e ANISAP al Convegno congiunto del 22 febbraio. Al termine dell’incontro i partecipanti han deciso all’umanità di redarre il documento #UNITIPERLARIABILITAZIONE, approvato dal Presidente Magi, dall’Anisap e dalla Simfer.
Il documento segue l’obiettivo di lavorare per una Sanità di qualità mediante la collaborazione di tutti i Professionisti della Salute; sarà a disposizione dei Dirigenti del Ministero della Salute, degli Assessorati alla Sanità delle Regioni, della Conferenza Stato Regioni, della FNOMCEO e degli Ordini Provinciali.
Tra i punti principali, illustrati da Aodi:
-Proposte per l’ottimizzazione del percorso di cura da parte delle strutture ambulatoriali;
-Presa in carico del paziente da parte della struttura di riabilitazione anche alla luce della legge Bianco Gelli sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari;
-Il livello della struttura deve corrispondere al livello della prestazione che eroga;
-Il tempario della seduta riabilitativa è più importante della durata delle singola prestazione in considerazione delle condizioni del paziente;
-Le prestazioni inserite in una branca riabilitativa devono essere numericamente sufficienti, per rendere efficace il trattamento;
-Difendere l’atto medico e la diagnosi, che spettano esclusivamente alla professione medica: comprese le prescrizioni;
-Maggiore collaborazione inter-professionale tra gli specialisti, i medici ospedalieri, il territorio, le strutture accreditate private e i Medici di Medicina Generale e Medici Ambulatoriali;
-Uniti per una Sanità e prestazioni di qualità;
-Uniti per una maggiore collaborazione interprofessionale;
-Uniti per il diritto alla salute, e patto con i pazienti.
I rappresentanti dell’Anisap, coordinati dal Vice presidente Nazionale e Presidente regionale-Lazio Valter Rufini, e i rappresentati del Simfer, hanno ringraziato l’ Omceo di ROMA per “la grande disponibilità dimostrata dalla Presidenza nei confronti di tutti i colleghi. Disponibilità confermata dall’ascolto delle proposte emerse da parte del Presidente Magi, del Vice Presidente Pierluigi Bartoletti e del Consigliere Foad Aodi: che hanno concordato sul trovare, insieme a tutti i colleghi, nuove soluzioni per prestazioni sanitarie di maggiore qualità, per una maggior collaborazione interprofessionale, per la difesa dell’atto medico e insieme per la tutela del paziente”.
Fabrizio Federici