Così Aodi, che è Presidente del Movimento Internazionale Transculturale Interprofessionale “Uniti per Unire”, che a sua volta aggrega numerose realtà associative e comunitarie, precisa: “Siamo sdegnati dall’atteggiamento della Francia nei confronti dei migranti: doveva essere il Paese della libertà, dell’uguaglianza e della della fratellanza, ma è diventato negli ultimi anni il Paese delle discriminazioni e del populismo… Non è con la forza che si scioglie la matassa dell’immigrazione illegale – prosegue – ma con una legge europea d’immigrazione che preveda un bilancio dell’accoglienza dei migranti spartito equamente tra tutti i Paesi UE; e soprattutto il rafforzamento delle misure di sicurezza e dei servizi socio-sanitari, che parta dai nostri Paesi d’ origine e preveda una maggior collaborazione con le Comunità e Associazioni di origine straniera. Ci rincresce che questa legge europea manchi nelle agende politiche internazionali, e ci rincresce anche, per quanto riguarda l’Italia, che l’immigrazione sia strumentalizzata per fini mediatici e politici; e che proprio per questa ragione l’urgenza di questa legge sia caduta nell’ombra, anche per colpa dei partiti liberali e democratici… Non fermeremo la nostra azione, come professionisti della Sanità di origine straniera in Italia, per contrastare qualsiasi “mina” per la dignità umana e il rispetto reciproco tra i popoli, le culture e le religioni”.