S’è svolto a Roma il Congresso AMSI, Associazione Medici di Origine Straniera in Italia: col patrocinio dell’ Ordine del Medici Chirurghi e Odontoiatri di Roma, della Confederazione Internazionale Unione Medica Euro Mediterranea – UMEM , del Movimento Internazionale “Uniti per Unire” e dell’ azienda BTL-ITALIA, col suo centro studi “B-Academy”. Hanno partecipato oltre 100 professionisti della sanità, italiani e d’ origine straniera; l’ Amsi ha presentato le statistiche relative al censimento di questi ultimi, che, sottolineano le Associazioni, “contribuiscono sensibilmente alla crescita economica , allo sviluppo della cooperazione del nostro Paese e delle politiche per l’ integrazione ”.
In tutto in Italia ci sono, ad oggi, più di 65.000 professionisti della sanità d’origine straniera : 18.500 medici; 38.000 infermieri; 3.500 farmacisti; 4.000 fisioterapisti e 1000 psicologi. La maggior parte lavora nelle strutture private italiane, per l’impedimento a partecipare ai concorsi pubblici, che richiedono la cittadinanza italiana.
«Negli ultimi quattro anni si registra un aumento del 20 per cento di ritorni di questi professionisti nei loro Paesi d’ origine (specie Libano, Giordania, Romania, Albania, Paesi africani e sudamericani), per motivi economici o familiari», spiega il Prof.Foad Aodi, Fondatore di Amsi ed Umem e Consigliere dell’ OMCEO di Roma.
«Ribadiamo, come proposto nel nostro progetto #BuonaSanita’, cui hanno aderito centinaia di Associazioni – prosegue Aodi – l’ indispensabilità d’ una vera legge europea sull’ immigrazione, coinvolgente tutti i Paesi UE: come si sta discutendo in questi giorni in Europa. Basata su un’immigrazione programmata, sul rispetto di diritti e doveri reciproci: promuovendo la cooperazione internazionale , la creazione di nuove strutture sanitarie, sia ai confini UE che nei nostri Paesi d’ origine . Vogliamo costruire ponti di dialogo, non muri di chiusura, come stanno facendo alcuni Paesi europei”.
Al dibattito sono intervenuti anche il Preside della Facoltà di Medicina e Farmacia della “Sapienza”, Carlo Della Rocca, il sindaco di Cerveteri e Coordinatore Nazionale del nuovo movimento politico “Italia in Comune”, Alessio Pascucci, l’esponente del Comitato Centrale della FNOMCeO, Vicepresidente dell’ OMCeO di Roma e Vicesegretario nazionale della FIMMG, Pierluigi Bartoletti, e il Presidente dell’ ONG “Emergenza Sorrisi”, Dr. Fabio Avenavoli: che hanno dato la loro massima disponibilità a portare avanti le proposte dell’AMSI, coinvolgendo le istituzioni e Ong che rappresentano.
Collegato al Congresso AMSI, era anche il XIX corso di aggiornamento internazionale e interdisciplinare promosso dall’ AMSI stessa:dedicato a “Fratture e complicanze. Diagnosi, trattamento chirurgico e riabilitazione”. Ettore Piero Valente, ortopedico e traumatologo, s’è soffermato sulle fratture da osteoporosi: vera piaga sociale, quest’ ultima, che, dopo i 40 anni d’età, colpisce 1 donna su 3 e 1 uomo su 8. “L’ osteoporosi”, ha precisato Valente, “a parte la predisposizione dei soggetti in base al sesso e ad altri fattori predisponenti, spesso sopraggiunge perchè il soggetto si trova in stato di ipovitaminosi, specie per quanto riguarda la vitamina D ( stato, quest’ultimo, peraltro comune, oggi, a quasi il 65% della popolazione). Venendo alle fratture indotte appunto dall’ osteoporosi, a proposito delle pericolose fratture al femore, è ormai appurato che, nell’ 85% dei casi, la caduta della persona avviene perchè appunto si è già rotto il femore; solo negli altri casi avviene il contrario (cioè la rottura del femore per una caduta)”.
“Le fratture, poi”, ha precisato la neurologa Dr.ssa Anna Maria Cipriani, “causano sempre un coinvolgimento del sistema nervoso, centrale o periferico, data la vicinanza delle terminazioni nervose. Quelle che causano lesioni neuroperiferiche degli arti sono, ad esempio, ad anca, polso, omero, clavicola, gomito, ginocchio, vertebre, ecc… Mentre la frattura al plesso brachiale è tipica degli incidenti di macchina o in moto: in questi casi, ci possono essere anche lesioni gravi, sino a interessare completamente il tronco nervoso”.
In chiusura, Francesco Romeo, fisioterapista e posturologo, ha illustrato le varie modalità di terapia dei disturbi postfratture effettuabili oggi con le apparecchiature elettromedicali. Tra cui particolarmente importante è l’ innovativo SIS, Sistema Super Induttivo, con un campo magnetico ad alta energia (sino a 25 tesla): che, messo in azione da un apposito apparecchio della BTL ( azienda leader nel settore degli apparecchi elettromedicali) , permette di avere effetti terapeutici notevoli.