ROMA – “La degenerazione maculare e il glaucoma colpiscono decine di milioni di persone in Europa e il trend è in continuo aumento. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di controlli oculistici periodici e regolari, in particolare, per quanto riguarda queste patologie, gli ultra 40enni“. È il messaggio inviato dagli oculisti AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti) durante la tavola rotonda dal titolo ‘Maculopatie e glaucoma: strategie per una più diffusa cultura della prevenzione’, che si è svolta oggi a Roma nell’ambito di un evento istituzionale organizzato dall’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura delle Malattie degli Occhi presso l’Auditorium ‘Cosimo Piccinno’ del Ministero della Salute, in occasione della Giornata Mondiale della Vista 2023, che si celebra il secondo giovedì di ottobre di ogni anno. A prendere parte all’incontro anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
“Solo con controlli accurati- ha sottolineato nel corso del suo intervento la presidente di AIMO, la dottoressa Alessandra Balestrazzi– sarà possibile riconoscere i primi segni della malattia utilizzando tutte le strumentazioni in nostro possesso che permettono di effettuare diagnosi accurate e precoci”. Per questo motivo è importante che la diffusione di tali strumentazioni sia “capillare anche negli ambulatori oculistici del territorio, che potranno essere di supporto alle strutture di secondo e terzo livello”. Secondo AIMO, inoltre, è altrettanto rilevante una organizzazione che “permetta di intervenire tempestivamente con trattamenti laser, terapie iniettive ed interventi chirurgici veri e propri, quando necessario”.
Gli oculisti di AIMO, quindi, auspicano che si possano “presto lanciare campagne di comunicazione su queste patologie in collaborazione con il Ministero della Salute, con l’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e la cura delle malattie oculari e con il tavolo tecnico per le maculopatie”, ha aggiunto Balestrazzi.
Ad intervenire alla Giornata Mondiale della Vista, che ha l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sull’importanza della salute degli occhi e sostenere l’accesso a servizi di qualità per la cura, i co-presidenti dell’Intergruppo parlamentare: il senatore Giovanni Satta e il deputato Matteo Rosso. “Il nostro lavoro sarà certamente orientato al rafforzamento della cultura della prevenzione, ma anche a favorire il pieno, equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti- ha fatto sapere il senatore Satta- lo faremo, oltre che con l’ascolto del mondo advocacy, con adeguati interventi legislativi e con una costruttiva convergenza con il Governo e le diverse istituzioni sanitarie del Paese, nella consapevolezza che un quadro assistenziale più efficace ed efficiente si traduce in un sostanziale contributo alla sostenibilità”. A seguire l’intervento dell’on. Rosso, un “medico impegnato in politica”, come ha tenuto a sottolineare, che crede “molto” nella cura delle patologie oculari ma “soprattutto” nella prevenzione, “fondamentale- ha detto- in particolar modo per le malattie dell’occhio che invecchia”. Secondo Rosso, infine, la Giornata Mondiale della Vista deve avere come primo obiettivo quello di “informare i pazienti sulla necessità di sottoporsi periodicamente ad accurate visite specialistiche” e inoltre di “garantire a tutti l’accesso a cure adeguate”, ha concluso. Hanno partecipato all’evento anche il professor Teresio Avitabile, presidente SISO, e il dottor Romolo Appolloni, direttore UOC Oculistica Ospedali Sant’Eugenio/Cto/ Pertini di Roma.
LA GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA
La Giornata Mondiale della Vista è stata istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) per aumentare la consapevolezza sui problemi alla vista e sulla cecità. Ha avuto luogo per la prima volta nel 1998 e da allora è diventata un’iniziativa globale supportata da varie organizzazioni, governi e professionisti della cura degli occhi in tutto il mondo. Fin dalla sua nascita, la Giornata Mondiale della Vista ha svolto un ruolo significativo nel sostenere la salute degli occhi, ridurre la cecità prevenibile e migliorare l’accesso a servizi di qualità per la cura degli occhi.
GLI HASHTAG PER SOSTENERLA
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IN ITALIA 27 PERSONE SU 100 NON SONO MAI ANDATE DALL’OCULISTA PER UN CONTROLLO
Complessivamente sono 5 milioni gli italiani colpiti da retinopatia diabetica, maculopatie e glaucoma. Un segmento di popolazione enorme e, per questa ragione, molto preoccupante che è anche la drammatica conseguenza della scarsa attitudine alla prevenzione che c’è nel nostro Paese. Lo conferma un’indagine condotta dall’Istituto Bhave, in collaborazione con la rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief, i cui risultati sono stati presentati oggi al Ministero della Salute, durante l’evento organizzato dall’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Cura della Malattie degli Occhi in concomitanza con la Giornata Mondiale della Vista che IAPB Italia Onlus ha istituito dal 2013. I lavori hanno visto confrontarsi in due tavole rotonde politici, clinici ed esponenti del mondo advocacy sui temi della prevenzione e del contributo della sanità digitale per la prevenzione clinico-assistenziale, anche alla luce dei preoccupanti dati sullo scarso orientamento degli italiani rispetto alla prevenzione delle malattie oculari.
Questi, intanto, i dati più significativi dell’indagine presentata: il 27% degli intervistati che ritiene di essere esente da patologie dichiara di non essersi mai sottoposto a visite oculistiche di controllo; tra i pazienti con patologie oculari solo il 33% degli intervistati esegue controlli regolari della vista, mentre ben il 35% non adotta comportamenti atti ad evitare il peggioramento della propria condizione; il 39% degli intervistati con ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete non intraprende alcuna azione volta a prevenire il sopraggiungere di patologie oculari.
L’Intergruppo per la Prevenzione e la Cura delle Malattie degli Occhi ha ritenuto di cogliere l’occasione della Giornata Mondiale della Vista per sottolineare il proprio impegno per “contribuire alla nascita di una nuova stagione in materia di più efficaci risposte sanitarie a contrasto delle malattie oculari”. Il senatore Giovanni Satta, che con l’onorevole Matteo Rosso co-presiede l’Intergruppo, ha sottolineato: “Il nostro lavoro sarà certamente orientato al rafforzamento della cultura della prevenzione, ma anche a favorire il pieno, equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti; lo faremo, oltre che con l’ascolto del mondo advocacy, con adeguati interventi legislativi e con una costruttiva convergenza con il Governo e le diverse istituzioni sanitarie del Paese, nella consapevolezza che un quadro assistenziale più efficace ed efficiente si traduce in un sostanziale contributo alla sostenibilità”.
Uno dei primi effetti della rinnovata attenzione del Parlamento e, in particolare dell’Intergruppo, è il Disegno di Legge 483 sulla Tutela delle persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, attualmente all’esame della X Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro del Senato, di cui è relatore lo stesso senatore Satta, mentre la senatrice Maria Cristina Cantù ne è la prima firmataria. “La giornata è l’occasione per far riflettere sulla necessità della prevenzione e del potenziamento dell’innovazione, della ricerca e della cura, tempestiva e appropriata, delle malattie oculari– ha commentato Cantù- pur non entrando nei dettagli provvedimento, cui sarà dedicato uno specifico evento non appena esaurito il ciclo di audizioni già disposto in Commissione, mi preme sottolineare la ratio del suo articolato che dovrebbe fungere da innovativo modello di tutela in chiave preventiva e proattiva”. L’onorevole Matteo Rosso ha invece fatto sapere: “Guardiamo con grande attenzione al lavoro dei nostri colleghi in Senato su questo provvedimento, che copre temi molto ampi e diversificati. Sono certo- ha sottolineato- che si potranno creare i presupposti per offrire risposte alle molte sfide che ci attendono e che sono di natura clinica, sociale, economica e politico-sanitaria, della cui portata complessiva siamo tutti consapevoli come Intergruppo. Le affronteremo con impegno e assoluta determinazione”.
Un primo atto legislativo, quello all’esame della X Commissione del Senato, che sembra rispondere appieno alle attese e all’allarme lanciato in apertura dei lavori dal dottor Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus: “È ancora poco attuata la prevenzione, affidata solo alla buona volontà, piuttosto che divenire il luogo e il momento di partenza della filiera della salute dei nostri occhi, ossia: visita oculistica periodica, diagnosi precoce, trattamento tempestivo, riabilitazione efficace. L’attuale sistema di erogazione dei servizi pubblici oculistici- ha commentato- è troppo incentrato sull’ospedale, contribuendo così a generare lunghe liste d’attesa, una barriera d’accesso per le cure delle malattie degli occhi, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione. Occorre quindi invertire la tendenza e portare la prevenzione sul territorio, accanto ai cittadini, senza attendere e aspettarsi che siano questi ultimi a doverla cercare, scoprire e praticare”, ha concluso.