Dopo il non facile periodo di lockdown con le conseguenti restrizioni sanitarie per pandemia da virus cinese Covid-19 e relative varianti, siamo finalmente liberi di viaggiare verso mete turistiche stupende, tra queste, da non perdere: Torre in Guaceto, un’area protetta, una vera oasi. In Italia ci infatti sono solo 2 parchi costituiti da una Riserva marina ed una terrestre adiacenti l’una all’altra e gestite da un unico ente, Torre Guaceto, tra Brindisi e Carovigno, in Puglia, è tra queste.
La Riserva Naturale statale e l’omonima Area Marina Protetta è situata sulla costa adriatica dell’alto Salento, a pochi km da Carovigno e San Vito dei Normanni e 17 km a nord di Brindisi, e costituisce di fatto un sistema di aree soggette a tutela, che si estende complessivamente per circa 3.300 ettari ed interessa un tratto di costa lungo 8 chilometri. Centro geografico della Riserva è un manufatto militare cinquecentesco: la torre costiera di avvistamento denominata Guaceto, evoluzione dell’antico toponimo arabo Gawsit, che significa “acqua dolce”. Osservando ed attraversando Torre Guaceto “ a volo d’uccello” si possono osservare una moltitudine di ambienti naturali diversi: dai campi coltivati agli uliveti, al mosaico costiero di macchia mediterranea, ed infine il mare sul cui fondale si sviluppano praterie di posidonia oceanica e più in profondità il coralligeno. Ambienti diversi, ma interconnessi, alcuni fortemente legati all’attività dell’uomo.
Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto mira alla conservazione ed a preservare i sistemi ecologici presenti, al ripristino di luoghi degradati ed alla promozione di modelli di sviluppo territoriale sostenibili. Ogni singola attività dell’ente parco alla tutela ed alla promozione della Riserva, obbiettivi questi, che persegue anche facendo sensibilizzazione presso le comunità locali e coinvolgendo gli attori del territorio nelle proprie politiche di economia sostenibile. Si parla infatti di questa area protetta, anche oltre il contesto europeo, per via del modello di pesca sostenibile qui ideato “per fare del bene al mare e ai pescatori” e attualmente in fase di replica in diverse AMP italiane. Oggi, la pratica di pesca condotta a Torre Guaceto è presidio Slow Food, così come il pomodoro fiaschetto coltivato nelle aree agricole dell’area protetta, un pomodorino dolce, succoso, serbevole che si coltiva storicamente a Torre Guaceto, e riscoperto grazie all’impegno del Consorzio e degli agricoltori della riserva.
Flora e fauna fanno da padroni a Torre Guaceto. La prima è composta sia da steppe salate mediterranee a Limonium ( Codice Natura 2000: 1510) che da Dune costiere con Juniperus spp ( Codice Natura 2000 : 2250) , per quanto concerne invece la fauna, qui trovano rifugio mammiferi notturni molto difficili da vedere, come: la donnola, la faina e il tasso. Durante i periodi più caldi dell’anno, si possono scorgere anche serpenti innocui come il colubro leopardino – così chiamato per la sua spettacolare livrea a macchie brune, oltre al cervone, mentre in acqua possiamo trovare le testuggini con particolari punteggiature gialle sul corpo scuro. Tra gli uccelli vi sono stupendi usignoli di fiume, il pendolino, il porciglione, gli aironi e il tarabuso – un volatile che in Italia è considerato ormai una vera rarità. Altri protagonisti di questo stupendo ambiente naturale sono le rondini, che a migliaia stazionano in Puglia duranti i loro viaggi migratori. Non mancano anche i rapaci con stupendi esemplari come il falco della palude. Tra i mammiferi si possono trovare conigli selvatici, lepri, volpi, faine e i ricci.
Nella fase attuale, l’Ente Parco di Torre Guaceto sta lavorando per il recupero della fauna selvatica ed anche delle tartarughe marine. Grazie ad un trasmettitore satellitare riesce infatti a tracciare gli spostamenti di questi animali. Fine ultimo è quello di aumentare i livelli di tutela della specie in tutto il Mediterraneo. La Riserva è una meta turistica sostenibile certificata CETS (Carta europea del turismo sostenibile). Il riconoscimento è stato assegnato all’Area Marina Protetta nel 2016 ed ora la procedura è in corso di rinnovo. Nell’ambito della CETS il Consorzio collabora con gli stakeholders locali al fine di aumentare i livelli di sostenibilità e la promozione del territorio. Per quanto concerne la AMP, inoltre, è in atto una procedura per il suo ampliamento che permetterà di proteggere sempre più animali e habitat.
Per ulteriori informazioni: www.riservaditorreguaceto.it;
Photo Gallery : © Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, foto di Giuseppe Lanotte. Per visionare le immagini caricate in galleria, cliccare sulla foto in evidenza
di Daniela Paties Montagner