Ancora una volta il Salento è stato protagonista alla XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), rappresentato da numerose personalità tra questi sindaci, assessori ed esponenti dei numerosi comuni presenti, oltre a giornalisti, la rivista Spiagge edizione speciale Archeologia- diretta da Carmen Mancarella (www.mediterraneantourism.it), tour operator e gruppi archeologici. La manifestazione si è conclusa con successo lo scorso 3 novembre 2024 a Paestum con le città di Lequile, che ha promosso l’Archeologia industriale con i suoi frantoi ipogei, dalla cui ricchezza sono nate le splendide chiese tardo barocche e i palazzi gentilizi e con Latiano e Mesagne, vicinissime a Brindisi e attraversate dal penultimo tratto della via Appia, divenuta il 60mo sito Unesco d’Italia, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La “Regina Viarum” rappresentava lo stretto legame tra il centro di Roma e la via Appia Antica che iniziava a Porta Capena, nei pressi del Circo Massimo, per proseguire verso sud con un tracciato lineare iniziale di 195 km sino a Brindisi. Come sottolineato dalla dr.ssa Maria Angela Ferroni – responsabile scientifica del progetto “Via Appia, Regina delle Vie” che ha portato il Ministero dei Beni Culturali a candidare ed ottenere che la Via Appia, la prima autostrada dell’Umanità, con svincoli, bretelle, masserie di ristoro (autogrill), divenisse Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco..[..]..La via Appia accende potenti riflettori sui borghi ma bisogna stare attenti a tenere la fiamma sempre accesa».
I comuni di Latiano e Mesagne con il sito di Muro Tenente, abitato dai Messapi, condividono invece una storia millenaria, e menzionando Monica Albanoi – Assessore alla cultura di Latiano :« Sono le comunità a promuovere i borghi….».[…].. Pensiamo a quello che è accaduto con la nostra Fiera, dove in pochi anni, la Sagra degli Stacchio (delle orecchiette) ha portato a Latiano fino a 2.500 visitatori per un solo evento. Latiano è la città dei musei, perché offre ben sette collezioni concentrate nel polo museale dell’ex convento dei Domenicani e la straordinaria collezione Ribezzi Petrosillo con reperti rinvenuti nel sito di Muro Tenente. Ma Latiano è anche la città del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei e offre un’imperdibile sosta golosa grazie alla pasta reale divenuta di recente de.co». Mesagne è invece una città che punta all’accessibilità e sostenibilità con percorsi studiati per persone diversamente abili e i non- vedenti ed è ricca di stupende chiese barocche ed ospita un’importantissima mostra intitolata “Sette Secoli d’Arte Italiana” al Castello Normanno Svevo, 51 autori dal Medioevo fino alla Contemporaneità, on sino al 7 gennaio 2025, che sta richiamando visitatori da ogni parte d’Italia. ( vedi anche https://agenzia.versolarte.it/News/2024/10/21/g7-sette-secoli-di-arte-italiana-al-castello-normanno-svevo-di-mesagne-51-autori-diversi-dal-medioevo-fino-alla-contemporaneita/). Ad avvalorare ulteriormente la presenza del Salento la dichiarazione del sindaco di Lequile Vincenzo Carlà: « “Siamo qui alla Bmta per uscire dai nostri confini e promuovere a livello mondiale la bellezza della nostra Lequile che entra a pieno titolo negli itinerari archeologici e culturali grazie ai frantoi ipogei di Dragoni e alle sue stupende chiese e palazzi gentilizi come le chiese di San Vito e di San Nicola, la chiesa Madre, il convento con la sua ricca biblioteca e i suoi straordinari affreschi. Lequile è ricca anche di strutture ricettive che vorremmo fossero piene tutto l’anno e non solo d’estate. Siamo a Paestum per favorire la destagionalizzazione puntando sulle nostre straordinarie risorse. Ci lega a Mesagne l’estro del grande architetto Salvatore Miccoli, nato a Lequile, che, nel XVII secolo, realizzò le chiese di San Vito e di San Nicola a Lequile e la Mater Domini a Mesagne, praticamente simili».
Al BMTA, il Salone espositivo al mondo unico nel suo genere oltre che all’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali “ ArcheoVirtual”, ha suscitato un grande interesse anche il progetto CartApulia presentato dal funzionario della Regione Puglia, Mauro Paolo Bruno che ha dichiarato: “Si tratta di un sistema digitale aperto, al quale tutti possono dare il proprio contributo e fruibile da tutti, in cui, per la prima volta, si parla non di Beni culturali isolati, ma di Paesaggio culturale, contestualizzando i Beni stessi nel contesto economico, turistico e sociale”.
Per concludere la Puglia ha tutte le carte in regola per vivere di turismo tutto l’anno grazie al suo straordinario patrimonio culturale e archeologico.
di Daniela Paties Montagner, Socia del Club per l’UNESCO di Udine
immagine in evidenza: Muro Tenente e un tratto della via Appia antica –Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco