ROMA – Donald Trump ha ricevuto il primo ministro Keir Starmer alla Casa Bianca. Al centro dell’incontro le discussioni su Russia e Ucraina e sulla necessità di arrivare a un cessate il fuoco il prima possibile. Donald Trump ha confermato che domani 28 febbraio vedrà Volodymyr Zelensky per la firma dell’accordo sulle terre rare. Un accordo che il presidente Usa ha definito un ‘backstop’ per l’Ucraina, una garanzia, una rete di sicurezza. E ha aggiunto che Putin “manterrà la sua parola”, onorando quanto si deciderà per la definizione della pace. “Abbiamo avuto ottimi colloqui con Russia e Ucraina. Bisogna fare un accordo di pace prima di inviare i peacekeeper”, ha spiegato Trump.
Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, Trump ha, poi, ribadito che l’adesione dell’Ucraina alla Nato non avverrà. E riguardo alla sua presunta accusa a Zelensky di essere un dittatore, il tycoon ha risposto: “Io ho detto questo? Non penso di averlo detto”.
Starmer ha parlato della possibilità di “raggiungere un accordo storico” e ha consegnato a Trump una lettera di re Carlo III. Il sovrano ha invitato il presidente Usa a Londra, il quale ha subito accettato.
LA QUESTIONE DAZI
Sulla questione dazi, Trump ha spiegato: “Non ci piace come l’Ue tratta le nostre aziende. Avremo dazi reciproci con l’Ue”. Le tariffe saranno maggiorate del 25% per l’Unione. Dal 4 marzo la maggiorazione sarà del 25% anche per Messico e Canada e del 10% per la Cina.
LEGGI ANCHE: “Dazi del 25% all’Ue nata per truffare gli Usa”: il governo tace ma il “Made in Italy” trema
Trump ha affermato che, pur amando l’Europa, crede che l’Unione sia stata “formata per fregarci”. Forte la risposta del premier polacco, e presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea, Donald Tusk: “L’UE- scrive su X- non è stata creata per fregare nessuno. Al contrario. È stata creata per mantenere la pace, per costruire rispetto tra le nostre nazioni, per creare un commercio libero ed equo e per rafforzare la nostra amicizia transatlantica. Semplicemente”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it