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Abdel Hamid Al Shaari, presidente della moschea di viale Jenner a Milano, il cui imam Abu Imad è stato condannato per aver praticato il lavaggio di cervello ai fedeli trasformandoli in terroristi suicidi islamici che si sono fatti esplodere in Iraq massacrando decine di innocenti, ha annunciato che parteciperà alle prossime elezioni comunali con la lista “Milano nuova” promossa dalla stessa moschea di viale Jenner. Shaari ha rassicurato che “non sarà una lista islamica ma laica”, che “non sarà contro gli italiani anzi contiamo di avere con noi degli italiani”.
A Shaari rispondiamo che se la democrazia in Italia dovesse consentire la partecipazione alle elezioni ai burattinai del terrorismo, significherebbe che la nostra democrazia è già stata violata e sconfitta. Che se la laicità dovesse accogliere nel suo seno gli integralisti, i radicali e i terroristi islamici che predicano l’odio, la violenza e la morte, significherebbe che la nostra laicità è già stata snaturata e uccisa. Che se ci fossero degli italiani pronti ad allearsi con i loro aspiranti carnefici, significherebbe che questi italiani sono tal punto succubi all’ideologia dell’islamicamente corretti da essere di fatto morti dentro svendendo la loro dignità e rinunciando alla loro libertà.
A Shaari assicuro che noi Protagonisti di “Io amo l’Italia” ci opporremo alla presenza e all’attività di qualsiasi lista islamica, anche sotto mentite spoglie, a Milano e ovunque in Italia. Noi siamo il fronte di prima linea a difesa di un’Italia che concepiamo come fondata sulle radici giudaico-cristiane, sulla fede nei valori non negoziabili e sulla certezza delle regole; un’Italia che coltiva una democrazia sostanziale non formale dove non vi può essere spazio per chi crede in un’ideologia islamica tirannica; un’Italia che è autenticamente laica e pertanto non ha nulla a che fare con chi seppur cinicamente aspira ad imporci uno stato islamico che rinnega la laicità; un’Italia che consta di una comunità di persone perbene e di buona volontà che non hanno paura dell’arbitrio e della violenza degli islamici e sono orgogliosi di essere pienamente italiani a casa propria.
“Io amo l’Italia” dice “no” alla lista islamica a Milano; no allo sdoganamento dei burattinai del terrorismo islamico di viale Jenner; no alla sottomissione all’ideologia dell’islamicamente corretto che fa immaginare persino al cardinale Tettamanzi che si debba consentite la creazione di una mega-moschea a Milano. Al tempo stesso diciamo “sì” ai musulmani perbene e di buona volontà che rispettano la Costituzione e le leggi italiane, che condividono i valori non negoziabili della sacralità della vita, la dignità della persona e la libertà di scelta, che operano per la costruzione dell’Italia delle regole che si sostanziano di diritti e doveri che garantiscono ma al tempo stesso vincolano tutti indistintamente, senza discriminare nessuno.
Magdi Cristiano
(Bruxelles, 6 ottobre 2010)