Roma – Lunedì 5 dicembre 2011 alle ore 12 è stato presentato alla Federazione della Stampa un Manifesto firmato, per ora, da 400 donne giornaliste che denunciano una situazione insostenibile e chiedono dignità e rispetto.
GIULIA, ovvero Giornaliste Unite Libere Autonome, porta alla luce l’immagine della donna, vista da Berlusconi e da diversi politici e personaggi come un oggetto da toccare e mostrare, e non come un essere umano, con caratteristiche, peculiarità e diritti-doveri da rispettare ed essere rispettati.
Giulia è anche società e informazione. Per una realtà diversa, vera, autentica. Il sito giulia.globalist.it è ancora nuovo, però già è possibile leggere gli intenti e gli obiettivi condivisibili di Giulia.
Si leggono ad esempio affermazioni come queste: “Giulia dice basta all’uso della donna come corpo, oggetto, merce e tangente; abuso cui corrisponde una speculare sottovalutazione delle sue capacità e competenze. Serve una svolta culturale. Una rigenerazione della politica”.
Ancora: “Crede che l’informazione, come l’acqua, sia un bene comune che appartiene a tutti i cittadini” e “Vuole un cambiamento radicale nel giornalismo italiano: basta con l’informazione ad effetto, con l’uso della cronaca-spettacolo, con la manipolazione delle notizie, le censure”.
Giulia ha aperto una pagina Facebook e parteciperà alla manifestazione indetta dall’associazione Se non ora Quando? prevista per l’11 dicembre 2011 alle ore 14 in Piazza del Popolo a Roma. Per una presenza più consistente delle donne nella vita.
Viviana Lucca