Roma – Il Segretario Aziendale Alfonso Avino è nuovamente candidato, come Capogruppo nelle liste CISL FP dell’Azienda USL Roma B alle prossime elezioni della RSU ( Rappresentanze Sindacali Unitarie), che si terranno dal 5 al 7 marzo p.v., in cui tutti i dipendenti Statali eleggeranno le nuove Rappresentanze Sindacali. Saranno 2 milioni e 400 mila i lavoratori al voto in uno dei momenti storici più difficili per il settore del Pubblico Impiego, colpito dai tagli, dal blocco della contrattazione e alle prese con una riforma realizzata solo parzialmente.
– Qual’è la sua visione sull’attuale situazione?
Dopo circa 3 anni di duri sacrifici, la CISL FP punta a riprendere in mano la contrattazione ed a riorganizzare le Pubbliche Amministrazioni, azienda per azienda, per migliorare la qualità dei servizi e del lavoro.
Quindi è ora di uscire dalle riforme d’emergenza, bisogna individuare dei percorsi da percorrere da qui a 5–10 anni, che ci diano soluzioni di come possiamo erogare più servizi con qualità migliore, puntando su una gestione per competenze e non per gerarchie o per interessi.
– Cosa propone la CISL FP?
Il compito della CISL FP, è quello di controllare, proporre i cambiamenti, individuare i risparmi utili ed iniziare a recuperare le risorse aggiuntive della cattiva gestione organizzativa e funzionale delle PP. AA., nella misura del 50%, così da poter essere reinvestite per il 25% nella contrattazione integrativa e per l’altro 25% nel salario accessorio e incentivante.
La tutela del lavoro pubblico deve andare di pari passo con un miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi resi alla comunità da parte dell’Amministrazione.
Perciò, i punti di forza che la CISL FP mette in campo sono:
– TAGLIARE poltrone ed enti strumentali
NON posti di lavoro e professionalità !
– RAZIONALIZZARE funzioni e costi
NON spostarli da un livello amministrativo all’altro !
– RIORGANIZZARE per migliorare i servizi
NON per dare altro spazio a sprechi e clientele !
– Come pensate di attuare queste riforme?
LE RIFORME SI FANNO AI TAVOLI DI CONTRATTAZIONE NON a tavolino.
Quindi RIORGANIZZIAMO il Lavoro Pubblico e Facciamo Tornare a Crescere il Paese.
Riguardo al primo punto, la CISL FP si è già mobilitata, nella tornata in cui la Regione Lazio ha approvato il Decreto n. 40 del 10/06/2011, nel quale predisponeva l’applicazione degli “atti aziendali” all’interno del quale NON GARANTIVA alle PROFESSIONI SANITARIE, il ruolo di autonomia gestionale e di responsabilità.
Con questo decreto, il Commissario ad Acta e il Presidente della G.R. del Lazio, hanno approvato, senza che fosse attuato con le Organizzazioni Sindacali l’atto che dovrà essere osservato dai Direttori Generali per la predisposizione degli “Atti di Autonomia Aziendale delle Aziende Sanitarie del Lazio”.
All’interno dell’Atto in questione abbiamo rilevato che la Regione Lazio intenderebbe affidare la gestione del personale infermieristico ad un semplice “Servizio Infermieristico tecnico e riabilitativo Aziendale”, sminuendo il ruolo che risulterebbe non equiparato con le attività e le funzioni di pari entità degli altri Ruoli della Dirigenza che, invece, sono incardinati in una “Organizzazione di Tipo Dipartimentale”.
La CISL ha già espresso il suo disappunto in merito ed ha chiesto una immediata modifica al Decreto, promuovendo in tutte le Aziende Sanitarie del Lazio, una campagna di informazione capillare con una petizione di tutti i lavoratori.
Considerazione per il secondo punto da parte della CISL, in cui i piani di RAZIONALIZZAZIONE previsti dall’art.16 del D.L. 98/2011 sono un’occasione da sfruttare subito.
L’art.16 prevede che “le Amministrazioni Pubbliche tutte possono adottare entro il 31 marzo di ogni anno piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di riduzione dei costi della politica e di funzionamento ivi compresi gli appalti di servizi, il ricorso alle consulenze anche attraverso persone giuridiche.
Le eventuali economie aggiuntive effettivamente realizzate possono essere utilizzate nell’importo massimo del 50% per la Contrattazione Integrativa.
-Non pensa sia difficile abbattere la spesa inutile?
Abbattere la spesa inutile si può! Per esempio:
• Diminuendo i costi di immobili, affitti, utenze;
• Tagliando le poltrone dirigenziali;
• Migliorando l’organizzazione del lavoro;
• Usando bene la mobilità;
• Costruendo un modello di gestione per competenze, andando oltre il riconoscimento giuridico del titolo di studio, validando competenze e professionalità acquisite, superando la divisione gerarchica.
Infine per l’ultimo punto in scaletta, la RIORGANIZZAZIONE in Sanità, ha fallito, ha generato 40 miliardi di debito e di sprechi, non di salute! Occorre imporre una gestione separata del debito pregresso rispetto alla gestione ordinaria, per consentire una parificazione rapida delle cure tra tutte le Regioni.
Occorre fare dell’assistenza un tutt’uno, tra sanità e sociale, funzionale per affrontare positivamente la sfida del domani, imponendo alle Regioni un unico strumento di programmazione socio-sanitaria con iniziative e sperimentazioni, per rendere unitario anche il socio-assistenziale.
– Cosa vuole dire ai lavoratori che dovranno votare?
Votando la CISL FP,
scelgo
il Sindacato che mi ascolta e che guarda lontano,
il Sindacato di chi pensa che il mio lavoro sia importante quanto i miei sogni e le mie passioni,
il Sindacato di chi ha idee e non ha paura di andare contro corrente.
Claudio Lozzi