Non ha destato alcuna sorpresa il calo dei votanti registrato a poche ore dalla chiusura dei seggi, almeno per quanto riguarda le elezioni nazionali: 75,82% contro l’81% del 2008, con circa il 25% degli astenuti. E c’era anche da aspettarselo, se si pensa all’alto numero di indecisi chi si sono dichiarati già una o due settimane prima delle elezioni. Un po’ meglio per le regionali in Lazio, e in particolare a Roma: 54,3%, con l’11,7% in più delle elezioni precedenti.
Nel complesso, comunque, sembrerebbe decisamente più alto il numero degli astenuti, quest’anno, e anche nel Lazio come in tutta Italia c’è stato chi, per protesta o per disprezzo, si è categoricamente rifiutato di presentarsi alle urne. Una di questi è Lucia Pavone, agente immobiliare di Tivoli, che si è addirittura rifiutata di seguire la campagna, o qualunque altra notizia avesse a che fare con la politica: «sono arrivata al punto di non riuscire più a guardare neanche il telegiornale. Lo so che votare è tanto un diritto quanto un dovere del cittadino, lo so bene, e so che la mia è stata una decisione molto forte, ma qua è tutto uno schifo, sono veramente schifata, fosse per me azzererei tutto. Io ho sempre avuto le idee molto chiare ma da almeno tre anni a questa parte sono diventata apolitica perché non mi sento più rappresentata da nessuno e non so proprio dove mettere le mani. Io ho divorziato un po’ di tempo fa e insieme ai miei figli ho avuto una serie di problemi, con il lavoro, la casa, che nessuno mi ha aiutato a risolvere, perché la verità è che il comune in cui vivo rispecchia in tutto e per tutto la situazione politica dell’intero Paese: non voglio essere razzista ma, tanto per fare un esempio, trovo che sia ingiusto, per non dire inaccettabile, che gli stranieri siano sempre più aiutati rispetto agli italiani, però che spesso e volentieri venga data loro la precedenza è la verità. Io mi sento maltrattata e a malincuore mi sono resa conto che siamo soli, che gli italiani da un po’ di tempo non sanno più a quale porta bussare». Alessia Forgione