La raccolta differenziata avrebbe dovuto cambiare tante cose. Eppure sono già cinque mesi che è stata avviata e i cittadini ancora non sanno come muoversi, e probabilmente non lo sa neanche l’Ama: «non c’è alcun controllo della situazione da parte dei dirigenti Ama – afferma Italo Della Bella, presidente del cdq “Roma Nuovo Salario” – Capita spesso che i cassonetti vengano letteralmente rovesciati per strada perché il camion della raccolta non ha lo spazio per la manovra e non sempre viene comunicato il problema quando questo succede, per cui l’immondizia viene lasciata in strada per giorni interi la maggior parte delle volte. Inoltre non si sono minimamente preoccupati di istruire a dovere i cittadini, che ancora oggi continuano a trovarsi in difficoltà. Ma questa cosa andava fatta fin dall’inizio, così come andava organizzata la raccolta in base alle problematiche delle varie zone di Roma». Ma non si tratta solo della raccolta in sé, il problema continua ad essere anche lo smaltimento. La differenziata, se fatta nel modo giusto (e forse è proprio questo il problema), avrebbe dovuto, tra le altre cose, dare una regolata anche ai rifiuti portati e smaltiti ogni giorno all’impianto di via Salaria riducendo così, se non eliminando, il cattivo odore con cui l’inceneritore ammorba e tormenta da sempre i cittadini del quartiere. «Sono state fatte varie e numerose manifestazioni – continua Della Bella – sono mesi che combattiamo, abbiamo parlato con chiunque, dirigenti, sindaco, vicesindaco, ma tutti si sono presi impegni solo a parole. Ci hanno detto anche che avrebbero messo filtri più grandi, ma intanto la puzza arriva ancora e i cittadini sono nauseati». Alessia Forgione