Le segnalazioni dei residenti si ripetono con insistenza da tempo ma nessun intervento si è registrato nei campi nomadi abusivi formatisi a Dragoncello. La situazione però si aggrava giorno dopo giorno e i cittadini iniziano a non poterne proprio più.
«Ci auguriamo che il Prefetto di Roma e le forze dell’ordine possano muoversi al più presto, considerato che dal sindaco Marino oramai è difficile attendersi interventi di sgombero e messa in sicurezza delle periferie di questa città», così dichiarano in una nota alcuni esponenti del Comitato DifendiAmo Roma, facendosi portavoce dello stato di disagio e di inquietudine in cui vivono decine di residenti di Dragoncello, la zona della periferia ovest di Roma.
«Gli insediamenti insistono al di sotto del ponte ciclo pedonale che attraversa Viale Alessandro Ruspoli, adiacente alla Parrocchia Santi Cirillo e Metodio, dove i senza fissa dimora stazionano anche all’interno di 2 automobili situate proprio nel parcheggio di una vicina struttura scolastica e, a detta dei residenti, ne starebbero distruggendo il muretto di cinta al fine di utilizzare i mattoni di cui è composto per completare la loro arrangiata abitazione. Un altro stanziamento si trova poco più avanti, prima dell’incrocio tra Viale Ruspoli e Via Pio Foschini, in un contesto in cui i nomadi hanno occupato due strutture (presumibilmente cabine elettriche) e lentamente le stanno trasformando in altre abitazioni di fortuna con addirittura bagni esterni, canna fumaria improvvisata, delimitando il luogo con recinzioni di completamento», insistono i Difensori di Roma.
«La situazione appare grave, non soltanto per la ridotta percezione di sicurezza che si denota ogni giorno sempre di più, ma anche perché si stanno manifestando i primi segnali di impazienza da parte della cittadinanza, che si sente abbandonata e non ascoltata. Molti genitori della scuola adiacente si dicono inoltre sempre più preoccupati. La speranza è in un intervento concreto e immediato per ridare pace a questa parte di Roma», conclude la nota.
di Fabio Galli