In questi giorni si parla continuamente di tagli. Tagli degli statali, tagli nelle Forze dell’Ordine, tagli della politica, ma le cosiddette “ambasciate delle regioni” ci costano oltre 70 milioni di euro l’anno.
Non tutti sanno che ogni Regione ha una sede con tanto di funzionari, collaboratori e dipendenti anche nella Capitale. Le sedi di rappresentanza romane sono dislocate tutte in pieno centro storico, tanto pagano i contribuenti. Particolarmente curioso il fatto che a Roma abbia la sua “ambasciata” anche la Regione Lazio, che ovviamente ha già la sua sede proprio a Roma.
Molte Regioni, oltre alla sede romana hanno anche sedi all’estero, nonostante quasi in ogni nazione vi sia già un’ambasciata italiana che si occupa proprio di intrattenere anche le relazioni commerciali con i vari paesi. In totale sono ben 178 le sedi di rappresentanza praticamente inutili, ma con costi di gestione elevatissimi. Basti pensare che la giunta Polverini ha speso 45mila Euro per cambiare gli arredi dell’ambasciata regionale.
Ma gli sprechi non si fermano qui. La Regione Veneto, ad esempio, ha 10 uffici in Cina, un ufficio in Bielorussia e un altro in Bosnia. Un paio in Canada, tre in Romania, quattro negli Stati Uniti e in Bulgaria, per un totale di 60 sedi in 31 Paesi oltre, ovviamente, a quella di Bruxelles. Le altre Regioni non sono da meno.
E pensare che a volte, con le moderne tecnologie a disposizione, basterebbe una telefonata in videoconferenza.
di Fabio Galli