Il 13 marzo scorso l’Assemblea Capitolina ha respinto la mozione presentata dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle relativa all’abolizione delle botticelle romane. Determinanti il voto contrario del PD, l’astensione di SEL e le assenze di alcuni consiglieri. Vengono di fatto così ignorate le condizioni di lavoro dei cavalli e non viene presa in nessuna considerazione la raccolta di oltre 15mila firme.
«Da anni chiediamo alle Giunte capitoline di porre fine a questo assurdo sfruttamento noto ai romani, meno ai turisti, ignari del fatto che i cavalli sono ex-trottatori costretti a trasportare pesi inadeguati durante i pomeriggi estivi, cocenti e afosi, di una Roma che non ha alcun bisogno di rinverdire i suoi fasti antichi attraverso tradizioni desuete e anacronistiche», così cita un comunicato della Lega Anti Vivisezione.
Cosa dire del fatto che il Sindaco Marino aveva addirittura inserito nel programma elettorale i diritti degli animali come “argomento fondante delle scelte culturali di Roma” e che si era impegnato a trasferire “il servizio delle botticelle per tutelare la salute dei cavalli nei parchi e nelle ville storiche”?
di Fabio Galli