Firenze – L’attacco di Piero Pelù al premier durante il concertone del Primo maggio a Roma è diventato un caso nazionale.
Il leader dei Litfiba, prima di esibirsi sul palco di piazza San Giovanni, aveva dichiarato: “Gli F35 rubano i soldi a scuole e ospedali. Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro. Il non eletto, ovvero il boyscout di Licio Gelli deve capire che in Italia c’è un grande nemico, un nemico interno che si chiama disoccupazione, corruzione, voto di scambio, mafia, camorra, ‘ndrangheta. La nostra è una guerra interna, il nemico è dentro di noi, forse siamo noi”.
Dopo le molte critiche arrivate nelle ore successive sui social network, il rocker ieri ha replicato sul suo profilo Facebook: “’Lo so che ci sono milioni di italiani che sopravvivono con stipendi o pensioni da vera fame, non volevo certo offendervi. Con tutta la calma del mondo credo però che sia importante capire che per costruire un futuro vero per se e per i propri figli ci sia bisogno solo di una cosa: il lavoro, onesto e ben retribuito. E’ chiaro che 80 euro al mese aiutano un mensile che sta tra i 700-1200 euro ma il problema di fondo rimane: dove sta il lavoro, quello a tempo indeterminato che ti garantirà stabilità e poi la tanto agognata pensione? Io parlo da persona libera da schemi di partiti e/o movimenti, ho avuto a che fare quanto basta con la politica italiana per capire che questa mossa da 80 euro di Renzi è una gran trovata pre-elettorale di grande effetto. Tutti bravi, tutti buoni, ma solo in tempo di elezioni. Questi soldi usciranno dalle tasche di chi li riceverà con la massima velocità come solo i grandi prestigiatori sanno fare. Come? Ad esempio con l’aumento delle accise su tutti i carburanti possibili e immaginabili, addirittura avremo le accise sulla birra. Aumenteranno le tasse sui rifiuti, diminuiranno i soldi per la scuola pubblica, diminuiranno i soldi per la sanità pubblica, aumenteranno i prezzi dei servizi pubblici che saranno privatizzati al più presto con aumenti incontrollati dei prezzi, poi diminuiranno le detrazioni per chi ha familiari a carico e per chi ha lavoratori dipendenti, questo giusto per massacrare le piccole imprese e quindi favorire solo un lavoro: quello nero”.
Ernesto De Benedictis