«Siamo stanchi delle speculazioni sulla sicurezza di Roma. Con l’operazione Strade Sicure i ministri dell’Interno e della Difesa, Alfano e Pinotti, fanno il gioco delle tre carte. I 500 militari che dichiara arriveranno a rafforzare il sistema sicurezza a Roma non sono altro che i resti di quelle unità che a fine 2014 hanno subito un taglio netto dalla legge di stabilità, con il ridimensionamento del progetto voluto dallo stesso Governo Renzi. Ammonterebbero dunque solo a poco più di 100 i militari in più a difesa della Capitale, un numero ridicolo e irrisorio di fronte alle minacce dell’Isis all’Occidente e a Roma in particolare. Senza considerare che i fondi a disposizione non bastano a sostenere questo incremento e che il controllo del territorio non si ferma ai luoghi sensibili elencati superficialmente da Alfano e dal sindaco Marino quali le ambasciate, le sinagoghe, le chiese, ma passa anche per i quartieri periferici dove la sicurezza dei cittadini è messa a serio rischio, da cui si evince la necessità di pattugliamenti su tutto il territorio e non solo di posizionamenti fissi in aree circoscritte. Il Ministro Alfano e il Ministro della Difesa Pinotti con questi interventi farsa pensano di poter gettare fumo negli occhi degli italiani, illudendoli di essere in buone mani, ma l’incompetenza e l’immobilismo, degni di dilettanti allo sbaraglio, con cui stanno gestendo il pericolo terrorismo nel nostro paese rischiano di pagarlo a caro prezzo solo gli italiani e Roma» lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Roma in Prefettura.