Giovedì funesto per il sindaco di Roma. Le polemiche terebranti sulle spese sostenute con la carta di credito istituzionale non si chetano e affiorano – insieme ai documenti per avallare illazioni e controversie delle opposizioni – smentite e testimoni contro, dalla Comunità di Sant’Egidio al ristoratore della Taverna degli amici (IlGiornale.it 08.10.2015).
L’appuntamento dai Fratelli d’Italia ai forzisti, passando per il M5S e Lista Marchini, di inizio settimana, alle procure di Piazzale Clodio e Viale Mazzini affinché si facesse chiarezza una volta per tutte sull’uso in due anni della carta di credito usata da Marino sta dando i suoi frutti.
Firmatari degli esposti, per apertura del fascicolo d’inchiesta da parte della Procura, sono i Fratelli d’Italia e Il Movimento 5Stelle.
Parte della documentazione relativa alla vicenda degli scontrini affiora sul profilo facebook di Alessandro Onorato il 3 ottobre intorno alle 19.00.
Precedentemente, il 2 ottobre, sempre con un post delle ore 20.05, sul profilo fb, è Ignazio Marino, che annuncia scaricabile dal sito del Comune di Roma, il file in pdf, completo delle spese sostenute, partendo dal 2013 (vedi link a fondo pagina).
La querelle si spande a macchia d’olio su qualsiasi mezzo di comunicazione: etere, carta stampata e web diventano cassa di risonanza ad oltranza. Giunge implacabile l’ultimatum Pd-Sel – nelle persone del commissario Matteo Orfini e del segretario Paolo Cento- e dal premier Matteo Renzi «c’è piena condivisione sulle dimissioni del sindaco Ignazio Marino» (Corriere.it 08.10.2015).
Una montata estrogenica che in questi momenti vede il Campidoglio protagonista. Dentro, nell’Aula Giulio Cesare, saltano poltrone durante la giunta in corso: l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito e quello al Turismo Luigina Di Liegro e il vicesindaco Marco Causi hanno annunciato le loro dimissioni; in stand by l’assessore alla Scuola MarcoRossi Doria. Assemblea sospesa e rinviata a domani. Fuori, nella piazza, sit-in e cori pro e contro. (IlSole24ore 8.10.2015 ore 15.55)
Oltre a negare ed essere pronto a pagare di tasca propria – come in una nota di ieri su IlFattoQuotidiano.it-, che fa Ignazio Marino? Il sindaco Marino di default incontra i consiglieri di maggioranza in Campidoglio (Repubblica.it 08.10.2015 ore 16.27). Il sindaco per ora resiste. (Ansa 08.10.2015 ore 17.38)
Mentre, dal sito ufficiale del primo cittadino della Capitale in evidenza nella pagina Perché faccio il sindaco riecheggiano i buoni propositi:”Voglio restituire alle romane e ai romani la città che meritano. Una città che funziona, che si prende cura di chi la vive e che torna ad attrarre intelligenze e investimenti. Una città conosciuta nel mondo per la sua storia. Una storia, però, che incontra il futuro, l’innovazione e diviene l’inizio della rinascita di Roma. Per queste ragioni faccio il sindaco di Roma, la città che più amo al mondo. (…) Per me la politica è proprio questo: ascoltare le persone, impegnarsi ogni giorno per il bene di tutti, offrire le proprie competenze per proteggere i valori fondamentali che ci rendono uguali, con pari diritti e tengono unita la nostra comunità”.
Maria Anna Chimenti
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