Dopo nove giornate di campionato lo possiamo affermare con certezza: la Roma ha un portiere vero. Una frase non troppo banale se si pensa agli ultimi 10-15 anni: dall’addio di Konsel, avvenuto nel 1999, la formazione giallorossa non ha fatto altro che avviare una girandola di numeri 1 che ha avuto il suo culmine due anni or sono, quando il ds romanista, Walter Sabatini, ingaggiava dal Napoli Morgan De Sanctis per una cifra vicina ai 500000 euro. L’estremo difensore classe ’77 ha garantito due anni a buon livello, salvo poi scontrarsi con la carta di identità. Quest’anno, infatti, si è deciso di puntare su un portiere assai più giovane (25 anni), con maggiore esperienza internazionale, quale Wojciech Szczęsny. Prelevato dall’Arsenal con una formula ancora oggi ignota – non è dato sapersi se si tratti di prestito secco o con diritto di riscatto – il portiere polacco ha dimostrato tutta la sua bravura permettendo ai giallorossi di racimolare più punti in classifica rispetto a quanti ne avrebbe avuti con un portiere di caratura “normale”. Da evidenziare, nello specifico, l’intervento miracoloso che ha sventato nei minuti di recupero il pareggio della Juventus all’Olimpico, un risultato che, considerando lo sviluppo della gara, avrebbe avuto del clamoroso. Tutto questo, unito alla brillantezza atletica e tecnica di alcuni interpreti di alto livello come Gervinho, Florenzi e Salah, ha condotto la formazione di Garcia ad occupare la prima posizione in classifica con l’obiettivo di mantenerla domani sera, ore 20.45 stadio Olimpico, contro l’Udinese. Concludiamo il nostro focus segnalando l’auspicio di tutto il popolo romanista che chiede a gran voce il riscatto del polacco, fattispecie in mano alla dirigenza che riteniamo accoglierà la richiesta della tifoseria.
Lorenzo Cristofaro – Twitter: @LorCristofaro