Ritorno annunciato. Difficile lasciare la poltrona di sindaco per Ignazio Marino che ritira le dimissioni – entro i termini di legge, prima della scadenza dei 20 giorni – consegnate il 12 ottobre scorso. “Il sindaco di Roma, Ignazio Marino ha firmato la lettera con la quale ritira le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre“. Così in una nota il Campidoglio a metà pomeriggio. L’annuncio del chirurgo dem è in un twitter delle 16.53 di oggi.
La presa del Campidoglio da parte di Marino ha scatenato un ciclone mediatico, sfogo della bagarre di quest’ultimo periodo, oltre a caos e ira.
Entusiasti i sostenitori del sindaco che hanno manifestato per lui in questi giorni. Di converso, si profilano battaglie in Comune, nelle assemblee della giunta capitolina, e al Nazareno, nella sede del Partito Democratico (Ansa 29.10.2015 ore 22.05). A Ciampino, rientrato da Cuba, le dichiarazioni di Renzi sono nette e contro la scelta di Ignazio Marino:«La linea del partito è quella di Orfini». Si delineano dimissioni in massa dei consiglieri Pd pur di far saltare la carica del primo cittadino (Sole24ore 29.10.2015). Naturalmente servono i numeri esatti: lo scioglimento dell’Assemblea capitolina, secondo quanto riportato dal Testo Unico degli Enti locali, ha luogo con le dimissioni contestuali della metà più uno dei membri, i consiglieri sono 48, servono almeno 25 dimissionari.
Detto questo, intanto, la giunta di Ignazio Marino ha approvato la delibera sulla sperimentazione della pedonalizzazione integrale dei Fori Imperiali per un anno – prevista l’assenza di circolazione di bus e taxi – iniziando dal 26 dicembre prossimo fino al 26 dicembre 2016, nei week end e nei festivi.
Tutto ciò a pochi giorni dal processo Mafia Capitale, fissato per il 5 novembre. All’orizzonte, s’intravedono giornate complesse e decisive per le sorti di Roma e dei Romani.
Maria Anna Chimenti