ROMA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, si è recato al monumento del Milite Ignoto per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre.
All’Altare della Patria il Capo dello Stato era accompagnato dal Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, dalla Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti e da tutte le alte cariche militari e civili.
Conclusa la cerimonia della deposizione della corona, e al termine del sorvolo delle Frecce Tricolori, il Presidente della Repubblica, ha consegnato le Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia alla Bandiera d’Arma della Marina Militare e delle Forze Navali e alle Bandiere di Guerra del 51/mo e 32/mo Stormo dell’Aeronautica Militare e del Corpo della Guardia di Finanza.
Poi nel suo intervento al Quirinale, Sergio Mattarella ha dichiarato: “La Repubblica sa di poter fare affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per sostenere la pace e la giustizia internazionale. Agli Ufficiali, Sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile della Difesa esprimo l’ammirazione del Paese e il più sentito ringraziamento. Viva le Forze Armate, viva l’Italia! Ricorre quest’anno il centesimo anniversario dell’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, un conflitto che ha lacerato e devastato l’intera Europa. Il 4 novembre segna la data in cui finalmente si pose termine alla guerra che doveva coronare con Trento e Trieste il sogno risorgimentale dell’unità nazionale. Ricordiamo con rinnovata commozione il sacrificio di tanti giovani chiamati alle armi, le cui vite vennero spezzate nell’immane tragedia e le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte negli eventi bellici. In questo lungo percorso le Forze Armate italiane, al servizio del Paese, hanno operato con abnegazione e valore per assicurare il mantenimento della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale, del diritto internazionale”.
Ernesto De Benedictis