di Alberto Zei
Molto spesso i rimedi promessi da Renzi non sono quelli che poi verranno adottati, dovendo garantireall’ interno del partito almeno una maggioranza PD che lo sostiene. Renzi infatti, deve molto spesso rimodellare quanto aveva annunciato, su quelle differenti posizioni di partito che dissentono dalla sua linea. Ciò finora è sempre avvenuto anche quando sembrava impossibile affastellare all’ ultimo momento tale consenso…
Il prezzo da pagare – Il prezzo da pagare per questa sorta di ricuciture consiste nel rettificare secondo le indicazioni della opposizione interna, ciò che era stato pubblicamente promesso. Che cosa accade allora? Accade che il più delle volte, il rimedio risulta peggiore dello stesso male. Quando le risorse dello Stato sono ristrette, i governi non disdegnano i bisogni dei meno abbienti, come di solito avviene in tutti i Paesi del mondo. In Italia invece, il governo si prodiga in impegni economici di mirata generosità politica verso l’ immigrazione che ovviamente si sottraggono al quadro degli aiuti di Stato per le necessità di sopravvivenza dei cittadini italiani più deboli e delle loro stesse famiglie; ammesso poi, ma non concesso, come la frequente cronaca giudiziaria ricorda, che le risorse economiche erogate finiscano a destinazione.
Mantenere gli impegni – Al contrario dei “Cappponi di Renzo” di manzoniana memoria che si beccano tra loro anche quando vanno incontro all’ ineluttabile destino, i contestatori interni al PD con colpetti ben mirati, trovano sempre all’ ultimo momento il modo di convincere il Premier di non compromettere la maggioranza privando loro di qualche lauta concessione politica. Così Renzi, iniziando con solenni i dichiarazioni di ciò che avrebbe fatto, ad esempio sul sentito problema della immigrazione selvaggia, ha consentito progressivamente la presenza massiccia di persone provenienti da altri continenti ad un livello da rappresentare, una vera e propria invasione per la quale l’Italia si trova molto impreparata, per non dire in evidente difficoltà. Ma ciò che fa indignare in special modo i diretti interessati, è la sproporzione dei costi assistenziali dedicati agli immigranti rispetto, come detto, a quelli a sostegno dei i cittadini italiani duramente colpiti dalla crisi in atto.
Verso i meno abbienti italiani – Dopo tanto sconquasso nel mondo per opera del fanatismo religioso, anche i convincimenti più radicali di una possibile convivenza pacifica tra la nostra civiltà cristiana e coloro che in nome di altri credi religiosi, intendono convertire il mondo, sta logorandosi. Di fronte alla evidenza dei fatti accaduti e di quelli che stanno sempre più frequentemente avvenendo, vi è da riflettere. Il sensibile supporto economico alle crescenti presenze migratorie sempre più pretenziose, in luogo di quello vanamente richiesto dai nostri cittadini meno abbienti, sta logorando la tolleranza di moltissimi italiani che in crescente numero divengono consapevoli delle edulcorazioni politiche di una situazione invece, in progressivo peggioramento.
La stessa cosa verso l’ Europa – Il risvolto di questa situazione è che l’ Europa, a cui l’ Italia incita all’ accoglienza delle masse migratorie, replica invece che è proprio il nostro Paese che viola per primo, le norme comunitarie della accettazione consistenti innanzi tutto, nella mancata identificazione di coloro che arrivano in Italia. Prima di lasciar fuggire gli immigranti dai Centri di raccolta italiani, questi potrebbero essere tutti identificati ed in particolare modo, quelli trasportati dalle navi della nostra Marina Militare che di solito intervengono nei pressi delle coste africane, per raccoglierli quasi in casa loro. riconoscimento degli immigrati che come noto, ha grande importanza per la sicurezza dell’ Italia e dell’ intera Europa, non ha luogo per grande parte di loro, né prima, né dopo ma solo quando questi vengono intercettati dagli altri Stati comunitari, ai quali riferiscono che sono transitati dall’ Italia senza essere stati identificati.
A questo punto se i riconoscimenti individuali degli immigranti ha per scopo soprattutto quello di fornire i dati necessari alle elaborazioni informatiche internazionali per la nostra stessa sicurezza, a chi si rende utile il governo del nostro Paese?