Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi
Con la presenza di Marco Travaglio e Oscar Cosulich
Un disegnatore disilluso, una militante infervorata: si incontrano, si piacciono, provano a vivere il loro amore all’epoca del grande rottamatore, Matteo Renzi.
Si ritroveranno alle prese con una “House of Cards” all’italiana, tra assassinii politici, tradimenti, sedute psicanalitiche, attentati terroristici e improvvisi ritorni di fiamma. Chi non si adegua a questo Nuovo Mondo viene travolto.
Anche l’amore. O forse no?
Una parodia sui trentenni di oggi e sull’intimismo autoreferenziale della Facebook generation, in cui politica e vita quotidiana si mescolano senza soluzione di continuità dando corpo ai sogni e alle paure di chi – come tutti noi – questo cortocircuito lo vive ogni giorno sulla propria pelle.
“Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi”, il nuovo libro di Mario Natangelo, in cui il vignettista de Il FATTO QUOTIDIANO racconta sé stesso e il suo lavoro senza risparmiare nessuno. Nemmeno chi gli paga lo stipendio.