Saranno stati gli strascichi del Porto. Saranno state la mancanza di cattiveria e lucidità. O più semplicemente, il vuoto di personalità di cui invece la Juventus sembra piena zeppa. Sta di fatto che la Roma ha letteralmente buttato al vento la seconda vittoria in campionato, cadendo su un pareggio sul campo del Cagliari, dopo aver maturato un vantaggio di 2 reti a 0 grazie ai gol di Perotti e Strootman. Ci hanno pensato prima Borriello (che il cartellino contro la sua ex non manca mai di firmarlo) e poi Sau a regolare i conti e a regalare ai sardi un pareggio che, al netto della prestazione offerta, è stato meritatissimo.
MENTALITA’ – Gli uomini di Spalletti incapaci di tenere in cassaforte il risultato acquisito hanno subito l’arrembaggio della squadra di Rastelli che alla fine della fiera è stata premiata dalla tenacia. Proprio quella che sembra mancare a questa Roma. Apparsa molle, lenta nei movimenti e nelle geometrie e troppo arrendevole, in balia di una superiorità rossoblu che sulla carta risulta davvero difficile immaginare. “La partita dice che dobbiamo trovare un equilibrio mentale – ha commentato a caldo Spalletti -, che dobbiamo creare un’attenzione più forte nella nostra testa per quelli che devono essere i nostri obiettivi. C’erano tutte le caratteristiche affinché riuscissimo a gestire la partita, invece bastano le prime due difficoltà e inizia a venirci il piedino più corto e non si riesce più a fare giocate semplice. Poi chiaramente gli altri prendono coraggio e riescono a sviluppare alcune azioni anche se davanti si ritrovano i calciatori della Roma”.
DE ROSSI – Un problema mentale dunque, dal quale la Roma deve uscire e anche in fretta, perché la stagione è appena iniziata e perdere punti da questa Juventus, rischia di generare un gap alla lunga incolmabile. Ad aggiungersi al momento non semplice della squadra è la situazione di Daniele De Rossi che Spalletti ha deciso di punire dopo il rosso rimediato col Porto togliendogli la fascia da capitano che per l’occasione è finita sul braccio di Florenzi. “E’ chiaro che De Rossi aderisce a quello che è il sistema che bisogna avere nello spogliatoio – ha spiegato Spalletti-. Bisogna darsi delle regole e rispettarle. Io per primo devo farlo. Chiaro che gliel’ho detto da solo, davanti alla squadra ho detto che dovevamo pagare una penalità. Ma non solo lui, anche Vermaelen o Emerson. Ci sono delle cose che sono capibili, altre no. Poi ci si va dentro, che piacciano o non piacciano è così. È piaciuta a tutti”.
STROOTMAN – L’unica nota positiva arrivata dalla serata del Sant’Elia è stata senza dubbio la rete di Kevin Strootman. L’olandese dopo il lungo calvario dovuto ai tre infortuni al ginocchio è tornato alla vita calcistica e si è ripreso il centrocampo della Roma. “La sua rete vale molto. Abbiamo ritrovato un grande calciatore. Dzeko ha fatto un movimento spettacolare ad aprire sul secondo palo e gli ha servito la palla su un piatto d’oro. E per fortuna ha fatto gol altrimenti avremmo perso la partita” ha chiuso Spalletti.
Michela Cuppini