Si è tenuta ieri a Piedimonte San Germano (FR), presso FCA Cassino Plant, l’assemblea pubblica Anfia – l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica sul tema “Automotive e Industria 4.0: la rivoluzione corre veloce”
Marchionne, presente ai lavori anche se non ha partecipato direttamente, non si è lasciato scappare una ghiotta occasione per una grande operazione di marketing e comunicazione. La FCA ha infatti ospitato l’assemblea della Anfia nello Stabilimento di Cassino che in questo momento rappresenta la miglior sintesi della sapienza costruttiva di Fiat Chrysler Automobiles in campo automobilistico mondiale e dove sono prodotte le due vetture premium del brand Alfa Romeo, la Giulia e lo Stelvio.
Neanche Renzi, in piena campagna referendaria, poteva non approfittare di questa unica opportunità di associare la sua immagine ad un luogo che in questo momento rappresenta il prototipo dell’industria 4.0.
Date queste considerazioni tutt’altro che casuale sembrerebbe la tempistica e la location scelta per questa assemblea che mai, nel passato, ha fatto tanto parlare di se.
E che l’operazione fosse stata magistralmente congegnata per quello che si è rivelata, ovvero un grande spot pro Renzi e pro Marchionne, lo hanno testimoniato i dettagli organizzativi.
Giornalisti e fotografi sono stati fatti accomodare nella sala stampa a centinaia di metri dal luogo in cui si svolgevano i lavori e si trovavano Renzi e gli altri partecipanti. Una sala stampa dotata di tutti i confort e con adeguata assistenza ma che comunque ha destato qualche mugugno tra i tanti giornalisti presente. Insomma, probabilmente Renzi ha voluto vincere facile e ha evitato ogni confronto diretto con chi poteva fare domande scomode. E’ arrivato in elicottero, ha fatto il suo bell’intervento ed è ripartito. Il tutto forse in circa un’ora.
Marchionne invece, sollecitato ad hoc, ha deciso di concedersi ai giornalisti presenti in gran numero e lo ha fatto dopo i lavori, all’interno dello stabilimento in un’area dedicata con alle spalle, in bella vista, i modelli di autovetture prodotti a Cassino.
Tornando alla cronaca della giornata, i lavori dell’assemblea Anfia, l’evento intorno al quale è stato costruito il grande spot, sono stati aperti dal Presidente di Anfia Aurelio Nervo che ha delineato molto velocemente gli scenari e le dinamiche che caratterizzano gli attuali trend evolutivi del settore automotive per poi soffermarsi sul paradigma industry 4.0.
In particolare Nervo ha ricordato le principali condizioni alla base del paradigma 4.0: “in primis il superamento del gap dimensionale e del digital divide delle imprese italiane, supportato da azioni di sostegno di investimenti; la necessità di mettere in rete, attraverso le filiere virtuali, le tante eccellenze automotive presenti sul territorio ed infine la qualificazione adeguata del capitale umano”.
Il Presidente ha poi evidenziato i benefici attesi da Industria 4.0: maggiore competitività, riduzione dei costi e del time-to-market. “La rivoluzione digitale –ha aggiunto – favorirà anche la creazione di nuovi soggetti imprenditoriali e di nuove figure professionali” e quindi servirà a rilanciare l’occupazione.
Nervo ha concluso sostenendo che la sfida della fabbrica intelligente richiede un cambio di paradigma interno ed esterno alle fabbriche, che comprende anche un nuovo modo di dialogare per tutti gli attori in gioco politica compresa.
Subito dopo Nervo ha preso la parola Alfredo Altavilla COO EMEA di FCA il quale ha fatto gli onori di casa in vece di Marchionne. Nel suo intervento Altavilla ha parlato di Cassino come una fabbrica che rappresenta lo stato dell’arte nell’automazione, nella logistica e nell’organizzazione produttiva. Ha ricordato poi la storia dello stabilimento, nato nel 1972 con la produzione della 126 poi seguita da Tipo, Bravo e Brava, Tempra, Croma, Stilo, Delta e Giulietta.
“Cassino Plant attualmente occupa 4.300 dipendenti su due turni, ma con Giulia e Stelvio a pieno regime prevediamo di inserire altre 1.800 persone entro il 2018”, questo quanto ha dichiarato Altavilla prima di dedicarsi al tema dell’assemblea, l’Industria 4.0. Andando ad Industria 4.0 Altavilla si è detto convinto che sul percorso 4.0 ci sono molti ostacoli e molte sfide tra le quali ha ricordato la sfida del cambiamento, quella degli investimenti, della sicurezza dei dati, della legislazione ed infine quella degli standard.
Proprio sulla sfida degli standard Il COO si è soffermato sostenendo che l’industria 4.0 ha bisogno di macchine “plug-and-play” che si riconoscono ed interagiscono senza necessità di interfaccia.
Terminato l’intervento di Altavilla è stato il momento del Presidente del Consiglio che nel suo breve intervento ha fatto un excursus ideale tra il passato, il presente ed il futuro della FCA. Un passato pregno di emozioni, un presente in cui le cose sembrano rimettersi in moto ed un futuro in cui l’Italia torna ad essere la patria dell’automobile con vetture top di gamma. E qui non poteva mancare lo spot pro domo sua, quando ha precisato che l’industria è di nuovo al centro delle strategie nazionali; l’industria di nuovo “elemento qualificante”.
Renzi ha poi chiuso il breve intervento sostenendo che “bisogna credere nel presente e guardare con ottimismo al futuro”.
Dopo Renzi è stata la volta di Maurizio Stirpe, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali il quale ha parlato della necessità di avvicinare domanda ed offerta formativa, di una maggiore integrazione tra i processi della filiera.
Stirpe ha poi aggiunto che Industria 4.0 è una certamente una forza creativa ma anche distruttrice, in particolare di posti di lavoro. Da qui due grandi sfide che vanno affrontate in maniera prioritaria ovvero la riqualificazione e ricollocazione del personale. Sfide che possono essere affrontate nel modo giusto anche e soprattutto con un percorso che porti ad un nuovo modello contrattuale fatto di bilateralità, rappresentanza e politiche attive del lavoro.
Ha chiuso i lavori il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che ha evidenziato, tra le altre cose, come Cassino rappresenti un centro di eccellenza mondiale del settore automotive, di cui tutta l’Italia deve andarne fiera.
Domenico Moretta