Le massicce campagne pubblicitarie per la vaccinazione promosse dalla Regione Lazio si sono rivelate del tutto insufficienti alla prova dei fatti, se è bastato che le testate giornalistiche riportassero notizie su casi di meningite per scatenare la psicosi tra i cittadini. Solo poche settimane fa il presidente Zingaretti prospettava l’obbligo di vaccinazione negli asili nido, oggi si registrano code interminabili e resse nelle Asl. Evidentemente c’è stato un cortocircuito tra le parole del governatore e sanità laziale con cui fanno i conti i cittadini, che ci riportano di appuntamenti fissati a dicembre 2017, costi elevati e scorte di vaccini in esaurimento, file fin dalle prime luci dell’alba nei centri vaccinazione, addirittura scene di isterismo e chiamate alle Forze dell’ordine. Se da una parte risulta urgente informare al meglio i cittadini per tranquillizzarli senza generare inutilmente panico e angosce, dall’altra parte chiediamo a Zingaretti di attivarsi per convocare un incontro con il Prefetto, gli organi sanitari e la competente commissione Salute regionale per organizzare al meglio le Asl del territorio. Non è un segreto che ad oggi il servizio offerto risulti inadeguato rispetto alle richieste della cittadinanza, e per questo è doveroso predisporre un piano straordinario che possa far fronte alle crescenti richieste della cittadinanza e soddisfarne le esigenze”.
E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale di Fratelli d’Italia del Lazio.