Si é svolta ultimamente la riunione dell’ufficio di Presidenza del Movimento internazionale transculturale e interprofessionale “Uniti per Unire” (UXU), convocata per il sostegno e il confronto con la lista unitaria (per le elezioni all’Ordine dei Medici di Roma del 2-4 dicembre) dal titolo “Medici Uniti” : riunione cui hanno partecipato diversi candidati della lista (Foad Aodi, Antonio Magi, Roberto Bonfili, Cristina Patrizi).Si tratta di una lista (per l’ elezione del Consiglio Direttivo e dei Revisori dei conti dell’Ordine) i cui candidati sono tutti medici impegnati non solo nella professione, ma anche nell’ambito del sociale: con le parole d’ordine unità, rappresentatività, esperienza, innovazione, semplificazione sviluppo dell’occupazione e cooperazione internazionale.“Questa lista – precisa il Prof.Foad Aodi, medico fisiatra, fondatore e Presidente dell’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI) e del Movimento Uniti per Unire – riprende la formula vincente del 2014: quando, sempre per l’ Ordine di Roma e Provincia, ci presentammo, vincendo, con una lista unitaria e trasversale, che valorizzava soprattutto esperienza e professionalità, insieme al compianto Roberto Lala, che è stato Presidente dell’Ordine romano. La nuova lista #MediciUniti prosegue l’esperienza e l’accordo di allora, inserendo tutti quanti hanno creduto e continuano a credere nell’unità dei medici, italiani e di origine straniera tra di loro numerosi consiglieri uscenti e confermando il patto siglato 4 anni fa’ tranne pochi che hanno fatto altre scelte “.Molti i temi toccati nel dibattito da parte dei numerosi Presidenti delle associazioni aderenti al Movimento UXU: dalla carenza di medici in alcune strutture sanitarie pubbliche di Roma e Provincia, alla necessità di ridisegnare meglio i confini delle ASL ( ce ne sono alcune enormi, con tanti presìdi ospedalieri e ambulatoriali, e, per contro, pochi professionisti della sanità operanti); dalla carenza dei medici di famiglia ( molti dei quali stanno per andare in pensione), alle eccessive ingerenze della politica nella gestione delle ASL . Si passa poi all’internazionalizzazione dell’Ordine dei Medici di Roma, all’innovazione dei suoi servizi, specie informazione e comunicazione: è stata proposta dai partecipanti la creazione di varie commissioni competenti, come Medicina difensiva, Affari esteri, Comitato di Solidarietà ( richiesto, in particolare, dal Dr. Fabio Abenavoli, Presidente di “Emergenza Sorrisi-ONLUS”), analizzati infine i temi della collaborazione interprofessionale, la collaborazione tra ospedali e territorio, la fuga dei cervelli, l’occupazione giovanile, infanzia e pediatria, aggiornamento professionale di qualità ,sanità pubblica e privata ,liste d’attesa,affollamento presso i pronti soccorso ,pubblicità sanitaria fai da te ,il precariato nella regione Lazio,il diritto alla salute e tanti altri ancora.“La nostra lista “Medici Uniti” vuole anzitutto rafforzare unità e dignità della professione medica”, precisa la Dr.ssa Cristina Patrizi, Responsabile Area Convenzionata del Sindacato Medici Italiani Smi-Lazio, candidata; “far sì che essa sia rappresentata, specie davanti a chi legifera sulla sanità, da persone competenti e qualificate; intensificare inoltre la collaborazione tra i colleghi ospedalieri e i medici del territorio e di medicina generale”. “L’ Ordine, poi”, aggiunge il Dr. Antonio Magi, che porta avanti la guida del SUMAI dopo la scomparsa di Roberto Lala , “deve – sull’esempio di altri Ordini professionali – rafforzare la sua presenza sul territorio, rapportandosi a tutti i cittadini, e diventare veramente la casa di tutti i medici; ed entrare in casa di tutti, sviluppando i suoi servizi online. Inoltre sono importanti la collaborazione interprofessionale, e una vera politica per l’ occupazione giovanile: come richiesto da tanti amici in quest’ultimo dibattito internazionale”.il Dr. Roberto Bonfili , responsabile UOS Emergenza in oculistica al “San Camillo-Forlanini” di Roma, e coordinatore nazionale di UIL-FPL Medici, ha illustrato la sua esperienza come medico ospedaliero, e l’importanza di comunicare e collaborare con tutti senza distinzione: come appunto nel programma della lista “Medici Uniti”. Oltre alla necessità di combattere disoccupazione, sottoccupazione e precarietà di medici e altri operatori sanitari, la tecnocrazia in sanità e la sanità “low-cost”, che non offre al cittadino tutte le necessarie garanzie,“Il tema dei rapporti tra medici e altre categorie professionali”, aggiunge Aodi, “è portato avanti da anni sia AMSI che “Uniti per Unire”: i quali appoggiano la nostra lista insieme alle numerose associazioni e confederazioni aderenti a UXU, e rappresentate dai loro Presidenti. Sia nell’AMSI che In UXU ci sono commissioni interprofessionali, coordinateda Daniele Di Clemente,vice presidente UMEM ( ad esempio tra medici e avvocati, dentisti, farmacisti, fisioterapisti, infermieri, psicologi, giornalisti, commercialisti, ecc… ), per affrontare temi comuni a più categorie, come la medicina “difensiva” (è importante contrastare questo fenomeno, che oggi costa annualmente 120 milioni di euro, tra spese legali e per esami clinici spesso inutili: creando un nuovo clima di fiducia, in prospettiva una vera “alleanza per la salute”, tra medici e pazienti). Infine, non vogliamo più utilizzare il termine “Professionisti di origine straniera”, ma quello di “Professionisti internazionali” visto il buon grado di integrazione che stiamo raggiungendo in Italia, tra operatori della sanità italiani e d’origine straniera”.
Fabrizio Federici