Milano. Niente di nuovo sul “fronte” elettorale. Il fatidico quanto previsto sì di Lega e Fratelli d’Italia a Silvio Berlusconi, è stato pronunciato ad Arcore. Quattro ore di riunione, dicono le cronache, durante le quali Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno ridefinito insieme il programma .
Il cavallo di battaglia dei tre? Rimane la Flat Tax ossia l’aliquota unica (per Salvini al 15% per Berlusconi al 20%) che sostituirebbe quelle previste attualmente per l’Irpef.
Non meno allettante per elettorato, la proposta di abolizione della Legge Fornero per la riduzione dell’età pensionabile, prerogativa, da qualche tempo, del leader leghista.
In generale il centrodestra propone meno tasse e meno vincoli con l’Europa, riforma della giustizia e difesa del made in Italy senza dimenticare l’aumento del controllo dell’immigrazione.
Ma su adeguamento delle pensioni minime a mille euro, così come sui precedenti provvedimenti, gli esperti del settore nutrono preoccupazione: dove trovare i 40 miliardi di euro per finanziare la Flat Tax? Sarebbero sufficienti emersione del nero e rivisitazione delle agevolazioni fiscali per recuperare i miliardi investiti? Stesso dicasi per la Legge Fornero, la cui cancellazione è valutata intorno ai 140 miliardi di euro.
Regionali in Lombardia: per Maroni la presidenza si allontana
“E’ stato concordato che sulle regionali la coalizione si presenterà con candidati comuni e condivisi”- scrive su Twitter Berlusconi alle 19.49. Premessa necessaria che giustifica la scelta di un profilo comunemente individuato, in campo in Lombardia al posto di Maroni che per “motivi personali”è fuori dalle candidature per la regione. Le cause profonde, pettegolezzi e retroscena politici a parte, verranno sciolti dallo stesso Maroni nella conferenza stampa di oggi a 12:00.
Silvio Berlusconi scende in campo. Ma è eleggibile?
Un cerchio celeste, la bandiera di Forza Italia che sventola in alto e sotto la scritta “Berlusconi presidente”. Il politico di Arcore, poco prima del vertice, ha presentato il simbolo per le lezioni del 4 marzo. Tuttavia l’ex Cavaliere fino al 2019 è stato interdetto dai pubblici uffici. E se la sinistra e M5S tentato di sottolineare la scorrettezza della mossa politica, tuttavia saldo rimane il fronte della centrodestra in difesa del proprio leader.
“Silvio Berlusconi” – dice la Carfagna – ” è in attesa di un pronunciamento dalla Corte dei Diritti dell’Uomo che gli restituirà la possibilità di candidarsi ed essere eletto”.