Così l’Amsi, Associazione Medici di origine Straniera in Italia e le Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia, fondatrici del movimento internazionale “Uniti per Unire”, si rivolgono al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Ministro degli interni, Matteo Salvini, affinché si trovi con urgenza una soluzione umana e solidale per tutti gli immigrati che si trovano a bordo della nave “Aquarius”.
“L’Italia da anni sta dando lezioni di solidarietà e umanità in Europa e nel mondo . Non possiamo, in questo momento storico e difficile a livello internazionale, non giocare un ruolo importante in favore dei “ponti di solidarietà” che ci hanno sempre unito ai nostri Paesi d’ origine, per promuovere politiche di integrazione e, al tempo stesso, garantire la sicurezza, combattendo l’immigrazione irregolare; come abbiamo da sempre proposto nel nostro progetto “Buona Immigrazione”, da poco ultimato”. Così dichiara il Fondatore dell’AMSI e della Co-mai, Prof. Foad Aodi, che segue la vicenda della nave “ Acquarius” con grande preoccupazione.
“Noi ribadiamo al Ministro Salvini- aggiunge Aodi- che il nostro impegno contro l’immigrazione irregolare è sempre stato forte e deciso, ma non possiamo assolutamente trascurare i diritti umani e il diritto alla salute, in particolare di bambini e di donne in stato di gravidanza. Promettiamo al popolo italiano di proseguire con il nostro impegno in favore degli italiani e dell’Italia, nazione che non sarà mai razzista, nonostante slogan e discussioni da bar coniugate a strumentalizzazioni politiche”.
Fabrizio Federici