Massimo Ferrarese, presidente di Invimit, aveva lanciato pochi giorni fa la proposta in un post sulla sua pagina Facebook: «I 780 euro del reddito di cittadinanza? Invece di destinarli ai ragazzi che stanno in casa e che resterebbero sulla poltrona, perché non assegnarli alle imprese, ai commercianti, alle industrie, per poter assumere: chi assume, ottiene 780 euro mensili, oltre agli sgravi fiscali da parte dello Stato. Sicuramente si creerebbero centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro».
Aveva poi aggiunto, «Perché non investirli proprio per creare posti di lavoro invece di limitarsi a quella che sarebbe una inutile “paghetta” ai giovani disoccupati?».
Oggi il capogruppo per il Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, ha dichiarato «le imprese che assumono potranno trattenere la quota del reddito cittadinanza che sarebbe spettata alla persona disoccupata».
«La misura per noi è legata alla formazione ma al di là del fatto di creare persone formate appetibili per le aziende pensiamo che laddove l’azienda assume trattiene per sé il reddito di cittadinanza che dovrebbe essere pagato alla persona», ha spiegato Patuanelli.