In data odierna il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso di una conferenza stampa – in videoconferenza, alla quale hanno partecipato anche i sindaci: Dipiazza (Trieste), Fontanini (Udine), Ziberna (Gorizia), Ciriani (Pordenone) e Favot (Anci Fvg), si è rivolto al governo in questi termini:
«Con pieno spirito collaborativo, rivolgiamo l’appello al Governo di rivedere le scelte dell’ultimo Dpcm in quanto è a rischio la tenuta sociale del Paese. In questo momento, infatti, servono equilibrio e razionalità, mentre le misure intraprese dall’esecutivo nazionale, senza la condivisione delle Regioni, colpiscono interi settori, con la conseguenza che questo, oltre al danno economico, non produrrà alcun effetto significativo nel contrasto alla pandemia. …[..]..Le categorie colpite dai provvedimenti statali non vogliono solo aiuti economici, ma ci chiedono di poter lavorare, garantendo la piena sicurezza come hanno dimostrato».
Fedriga ha poi ricordato come le Regioni avevano presentato delle proposte concrete (chiusura posticipata dei ristoranti e bar, didattica a distanza al 100 per cento per le secondarie di secondo grado, aperture piscine e palestre e chiusura centri commerciali nei week-end) ed ha precisato che : «la decisione del governo non ha preso in considerazione queste piattaforma unitaria». In merito a eventuali ordinanze il governatore ha spiegato come questi atti sarebbero impugnati dal Governo e quindi una scelta di questo tipo “rischierebbe di generare solo delle illusioni, quando invece il nostro obiettivo è quello di dare alle persone che ce lo chiedono delle risposte concrete”.
«Vogliamo collaborare con il Governo, ma il Governo ascolti i territori. Chiediamo una vera condivisione tra istituzioni, perché in questo momento serve unità: le Regioni hanno dimostrato di essere costruttive portando proposte concrete. Ci aspettiamo che anche dall’esecutivo nazionale arrivi lo stesso senso di responsabilità» ha concluso Fedriga.