(Fonte: IlPrimatoNazionale)
“Se si votasse vincerebbe il centrodestra, ma il Paese è in ostaggio di Pd e M5S”, è l’accusa di Giorgia Meloni. “Penso che se si andasse a votare noi avremmo la maggioranza. Invece si continua a tenere il governo ostaggio di una maggioranza che sarà comunque nelle mani del Pd e del M5s che, a occhio, non vincerebbero le elezioni”, fa presente la Meloni ai microfoni di Radio anch’io su Radio Rai1.
“Io spero che comunque Mario Draghi con la sua autorevolezza riesca a imporsi, ma siamo in una Repubblica parlamentare e in Parlamento decideranno Pd, M5S, LeU e Iv”, afferma convinta la presidente di FdI in merito alla rediviva maggioranza giallofucsia del Conte bis (a cui manca solo il sì di Rousseau).
Meloni critica Mattarella per l’incarico a Draghi
“Io credo che serva un governo autorevole ma che abbia anche una maggioranza compatta e non debba cercare ogni volta compromessi – spiega la presidente di FdI -. La nostra è una democrazia parlamentare ma questo non vuol dire che si possono fare e disfare governi, mettendo a capo di questi governi persone sulle quali gli italiani non hanno mai avuto la possibilità di misurarsi”, obietta la Meloni. Il riferimento ovviamente è al premier incaricato Mario Draghi che ha il compito affidatogli da Mattarella di formare un governo di “alto profilo”. Ma le contrattazioni del premier incaricato con il garante M5S Grillo di queste ore in effetti lasciano intendere che non sarà facile per l’ex presidente della Bce accontentare tutti i partiti.
La leader di FdI: “Serve visione chiara e non dover sempre cercare compromessi tra i partiti”.
“Prima si diceva che finché ci fosse stata una maggioranza non si potevano sciogliere la Camere – intanto farebbe piacere che qualcuno mi indicasse l’articolo della Costituzione che lo prevede – poi quando la maggioranza non c’è più stata ci hanno chiesto di sostenere Draghi”, fa presente la leader di FdI. “Ma questa è un’altra cosa. Ripeto: l’Italia ha bisogno di un governo autorevole ma ha anche bisogno di una visione chiara, di non dover sempre ricercare compromessi tra partiti che non hanno nulla da condividere”, conclude la Meloni.
Redazione