(Fonte: Dire.it)
Roma- “Dobbiamo mettere insieme l’anima e il cacciavite e non staccarle mai. Abbiamo bisogno di sapere qual è la vite da girare per mettere insieme valori e cose pratiche” afferma Letta, parlando all’assemblea del Pd e ringraziando i due punti di riferimento della sua politica, Jacques Delors e Romano Prodi. “Dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo e avere la radicalità nei comportamenti individuali di ognuno di noi. Io mi oggi mi candido – dice Letta – a nuovo segretario del Pd. Ma so che non vi serve un nuovo segretario, l’ennesimo. Ma vi serve un nuovo Pd. Io scelgo il Pd perché ritengo che questa sfida sia essenziale. Lo è per l’Italia e per l’Europa”.
SULLA PARITÀ DI GENERE …
”Dobbiamo assumere un tema come centrale – aggiunge –, sul quale grava il problema maggiore nella rappresentanza al governo, e dimostrato dal fatto stesso che sia io qui e non una segretaria: le disuguaglianze nettamente cresciute nei confronti delle donne. Esse sono la parte della nostra società che ha pagato il prezzo più alto della pandemia: le violenze sono aumentate in modo insopportabile, le opportunità sono calate in tutti i modi”.
UN NUOVO CENTROSINISTRA, PARLERÒ ANCHE CON RENZI
”Io credo nella coalizione. Dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra su iniziativa e leadership del Pd. Parlerò con tutti coloro che sono interessati a un dialogo: parlerò con Speranza, con Bonino, con Calenda, con Renzi, con Bonelli, Fratoianni, con tutti gli altri possibili interlocutori anche nella società”.
UNIVERSITÀ DEMOCRATICA, GIOVANI AL CENTRO
”Dobbiamo essere il partito dei giovani. Se non riusciremo a coinvolgerli, io avrò fallito il mio obiettivo. Voglio mettere in piedi una università democratica che andrà a legarsi alla mia battaglia a favore del voto per i più giovani: sono convinto che il voto debba essere dato ai sedicenni”.
NON COSTRETTI A GOVERNARE, NON DIVENTIAMO PARTITO DEL POTERE
”Noi non dobbiamo essere la ‘Protezione civile’ della politica, cioè il partito che è costretto a governare perché sennò gli altri sbandano. Perché se lo facciamo diventiamo il partito del potere. Si vincono le elezioni -aggiunge- se non si ha paura di andare all’opposizione. Il governo di Mario Draghi è il nostro governo. È la Lega che deve spiegare perché lo appoggia, non noi”.
Secondo Letta questo è l’anno più buio della nostra storia repubblicana come riportato dai centomila morti avuti. ”È scesa la speranza di vita, -ma prosegue con una nota positiva- : siamo vicini alla liberazione. Sappiamo che fino all’estate ci aspetteranno nuovi lutti e sofferenze. Ma siamo di fronte a uno sforzo finale e speriamo che la liberazione che avverrà, grazie alla scienza, al vaccino e alla cooperazione tra paese, ricercatori e istituzioni. La caduta dalla pandemia avrà lo stesso effetto che ebbe per me e per la mia generazione la caduta del muro di Berlino. E quando cadrà la pandemia, deve essere festa come fu allora”.
Il nuovo segretario ha lasciato tutti gli incarichi che ha ricoperto finora con retribuzione, perché ritiene ci debba essere una trasparenza e una nettezza totale. ”Mantengo solo la presidenza della fondazione Jacques Delors, non retribuita”. Infine ha espresso la sua gratitudine, con un velo di commozione, a Zingaretti: ”Ti ringrazio Nicola per avermi cercato, se avessi dovuto scegliere una persona alla quale succedere, quello sei tu. E’ un onore. Abbiamo un carattere abbastanza simile”.
Francesca Ruggiero