Assurda la vicenda che vede i riflettori puntati sul comitato tecnico scientifico, ritenuto responsabile delle decisioni di ‘non posticipare il coprifuoco di una o un paio di ore’, da parte dei ministri Gelmini e Patuanelli.
Questa attribuzione ha causato il malcontento del CTS che ha dichiarato: ”Non siamo stati consultati. Il coprifuoco è frutto di una scelta politica”.
Certo è che nella giornata di ieri si sono tenute due riunioni importanti: la prima, quella appunto del CTS, ha previsto il proseguimento della linea del ‘graduale allentamento’ oltre a confermare i limiti su mondo dello spettacolo e sportivo; la seconda del CDM che non con poche tensioni, dovute all’astensione della Lega, conferma il coprifuoco alle 22 almeno fino al 1 Luglio.
“In realtà noi del coprifuoco non abbiamo mai parlato – viene spiegato all’Agi dal CTS- è sempre stata una valutazione politica, non ci è mai stata sottoposta alcuna istanza in tal senso. Come avvenne peraltro, -viene fatto notare- quando fu istituito, ormai sei mesi fa”.
La spinosa questione dunque rimane: ”chi e con quali criteri continua a tenerci dentro casa?”
Francesca Ruggiero