Illustre Avvocato Conte, ex Presidente del Consiglio dei Ministri e nuovo leader del Movimento 5 Stelle, se il nord riparte (auspicabile), con una legge speciale, non traina il Paese e non cresce il Centro Sud. Il Messaggero fa una considerazione che non posso non condividere: se il Nord cresce ha bisogno di comprare beni e servizi tecnologicamente avanzati. Dove li compra? In Europa e nei paesi più competitivi dell’ Asia. Se crescono solo le imprese del nord spesso delocalizzano la produzione, sicuramente no nel Centro-Sud; se il Nord cresce ha bisogno di più lavoratori, da dove arrivano? Dal Centro-Sud dove il lavoro non c’è. La priorità deve essere quella di ampliare la capacità produttiva del Mezzogiorno e dell’Italia centrale, così come indica il Pnrr per ridurre le diseguaglianze sociali. Non sono considerazioni di alta Economia ma semplici riflessioni. Lei, caro Conte, per far crescere il suo partito nel nord, dove di fatto è scomparso, ha fatto considerazioni di basso livello che non le appartengono, ma la campagna elettorale a volte fa fare anche di questi errori. Con questa uscita ha penalizzato anche la sua Virginia Raggi a Roma che, tra un sampietrino rimodellato, una inutile pista ciclabile e un cassonetto di “monnezza” da svuotare, si ripropone a sindaco di Roma. Il suo Movimento 5 Stelle ha raccolto tanti voti in passato perché voleva aprire il sistema come una scatoletta e parlava alla pancia della gente. Adesso non potete parlare più alle pance perché sono vuote e avete contribuito con le vostre non decisioni ad impoverire ulteriormente il nostro Paese. Ma la cosa che mi fa pensare è che con la sua proposta vorrebbe impoverire ancora di più il centro-sud. Da candidato al Consiglio Comunale di Roma per la Lega mi consenta dissentire da questa proposta che non la ritengo in linea con il suo spessore culturale. Stia tranquillo non raccoglieremo firme contro di lei, chiederemo semplicemente il voto per noi.