Carlo Priolo, classe 1939, avvocato, giornalista e ricercatore, in età batte gli altri candidati.
La lista si chiama Figli d’Italia, bambini nel mondo. “Come avvocato – spiega – mi batto da anni contro le sottrazioni dei bambini ai genitori, specie alle madri: un fenomeno in cui sono coinvolte varie figure e che muove enormi affari.
Sostengo con forza che lo Stato, men che meno con un magistrato, non può entrare nella dimensione degli affetti.
Candidandomi voglio sensibilizzare cittadine e cittadini, ricordando che la cura, l’attenzione verso il bambino, soprattutto nei primi anni di vita, è decisiva per creare un adulto che sia capace di sviluppare la sua appartenenza alla collettività: senza questo la società non può funzionare e se la giustizia non funziona va anche peggio, come dimostra il Far West che si trova per le strade di Roma. Per queste ragioni, al centro del mio simbolo ci sono due fiori disegnati da un bimbo”.
Giada Giunti, mamma coraggio che si batte da anni per riavere suo figlio e lotta con tutte le altre mamme a cui sono stati illecitamente sottratti i figli, è capolista.
Francesca Romana Cristicini