Roma, 19 nov. – “Sindaco, in questo documento non vediamo nessun avanzamento rispetto al programma elettorale. Gli obiettivi sono vaghi, sono slogan, non si precisa né in quanto tempo né con quali risorse verranno raggiunti. Una proliferazione di tavoli e strutture in una città che avrebbe bisogno invece di snellire l’apparato burocratico”.
Lo ha detto il leader di Azione e consigliere capitolino, Carlo Calenda, intervenendo in Assemblea capitolina nella discussione generale dopo l’illustrazione delle linee programmatiche del sindaco Roberto Gualtieri.
“Non si fa cenno all’incorporazione di Ama in Acea, si parla di sinergie, ma che cosa vuol dire? Ama ha il doppio dell’assenteismo delle municipalizzate in Italia, ma invece di contrastare il fenomeno gli si dà un premio per fargli fare quello che dovrebbero- ha aggiunto Calenda- Lei, sindaco, è stato imprudente a dire che la pulizia straordinaria si sarebbe risolta entro Natale, noi avevamo pianificato un anno. Sui vigili urbani non viene citato nulla, non dice se ci saranno le turnazioni, in che modo verrà incrementata la videosorveglianza. Siamo fermi agli slogan della campagna elettorale. E’ tempo di svuotare la discussione su Roma di retorica e di spiegare in modo preciso e articolato come si faranno le cose”
Questo testo, ha poi aggiunto l’ex candidato sindaco a margine dei lavori dell’Aula, “è di una vaghezza totale, non c’è un numero, una data entro cui si faranno le cose. L’unica data che conosciamo è quella della pulizia straordinaria entro Natale, che è del tutto non plausibile. In più pagheremo uno straordinario in produttività ad Ama per fare meno giorni di malattia, prendendo nota del fatto che Ama ha un assenteismo il doppio delle altre. Non c’è niente sui vigili urbani, niente su Atac. Non sono delle linee guida programmatiche ma un insieme di patti e slogan. Adesso bisogna capire come si fanno le cose”. Secondo Calenda, Gualtieri “ha fatto confusione, ha detto che con la quarta linea del termovalorizzatore San Vittore farà 500mila tonnellate, ma non le farà perché due terzi sono fatti per la Regione e non per Roma, sono numeri sbagliati. Non si capisce nel dettaglio quali sono i nuovi impianti che andrà a realizzare. Non c’è il tema di Ama dentro Acea, non possiamo buttare soldi nelle pulizie straordinarie se non risolviamo i problemi strutturali di questa azienda”
Francesca Romana Cristicini