L’azienda alberghiera Sheraton licenzierà 164 dipendenti (su 166)
La proprietà dello Sheraton Hotel di Roma ha ribadito la volontà di licenziare 164 dipendenti (su 166).
L’incontro con gli esponenti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, alla presenza di Federalberghi, ha confermato la fumata nera nonostante la proposta avanzata dai sindacati dell’utilizzo della Fis e del patto di transizione occupazionale che avrebbe impedito la perdita dei posti di lavoro per 18 mesi, il tempo che Sheraton stima per il completamento dei lavori di ristrutturazione dell’hotel.
“La verità- ha spiegato Stefano Chiaraluce della Filcams- è che l’azienda è arrivata all’incontro senza avere indagato le opportunità previste dalla legge che avevamo proposto e si è limitata a dire che ‘ad oggi l’utilizzo di quegli strumenti non è possibile perché servono ancora delle circolari per le modalità di gestione'”.
Una posizione che per i sindacati “è irricevibile e descrive l’unica reale intenzione dell’azienda, cioè liberarsi di tutto il personale per poi potersi dotare di un modello gestione più snello, flessibile, con anzianità e costi diversi- ha continuato Chiaraluce- L’azienda, che ha comunicato che questi licenziamenti gli costano 1,4 milioni di euro, ha mostrato la.sua faccia più feroce e pertanto abbiamo chiarito che non riteniamo opportuno un ulteriore e ultimo confronto sindacale a meno che l’azienda non abbia una proposta da avanzare”.
La data ultima è quella del 16 febbraio, dopodiché il confronto si sposterà nelle sedi istituzionali: “La partita non è finita – ha continuato Chiaraluce -. C’è tutto percorso amministrativo e istituzionale da compiere dove misurermo gli impegni degli interlocutori politici. È necessario il passaggio in Regione Lazio e li’ l’azienda dovrà confrontarsi”.
Francesca Ruggiero